Video | AserIncontra

ShoWar, quando la guerra diventa spettacolo

Cosa succede quando una guerra diventa pop? Quando le immagini e il suono delle esplosioni delle trincee e delle città bombardate ci raggiungono in una diretta social e tv continua? Il conflitto in Ucraina, con le dirette Instagram, TikTok a cui si aggiungono quelle dei cosiddetti media tradizionali offrono lo "spettacolo"di una guerra anomala, inedita – riconoscibile come tale, ma fruibile come un film di guerra. 

A questa ipertrofia mediale, in cui molti confini sono definitivamente saltati, è dedicato il volume "ShoWar" (ed. Il Mulino) di Anna Maria Lorusso e Marco Santoro, docenti di Filosofia e Teoria dei Linguaggi e Sociologia dell'Università degli Studi di Bologna che hanno presentato il volume a Milano martedì 9 dicembre nell'ultimo appuntamento del 2025 del ciclo AserIncontra. L'evento è stato introdotto dal direttore dell'Alta Scuola Damiano Palano e moderato dalla professoressa Anna Sfardini, docente di Comunicazione Interculturale e Media del nostro Ateneo.

«L'immersione costante dei cittadini nel racconto e nelle immagini di questo conflitto - ha spiegato Lorusso - non credo che abbia creato una crisi di rigetto, ma certamente, come tutte le sovraesposizioni, a un certo punto ha forse abituato i cittadini e "normalizzato" la percezione di questo conflitto». 

Per Santoro «questa è una guerra ibrida che si combatte nelle trincee ma anche attraverso le tecnologie. Per capire le ragioni dei conflitti, il loro sviluppo è necessario dedicarsi a quella che chiamiamo "analisi culturale" che non è un approccio usato tipicamente dai politoogi o dagli studiosi di relazioni internazionali ed è il motivo che ci ha spinto a scrivere questo libro».

23 dicembre 2025

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