NEWS | piacenza

IPBS, fare network e sviluppare collaborazioni internazionali tra università

01 ottobre 2025

IPBS, fare network e sviluppare collaborazioni internazionali tra università

Condividi su:

Tre giorni di confronto e networking con docenti ed esperti internazionali, provenienti da diverse parti del mondo. Con l’obiettivo di condividere e sviluppare le conoscenze, le competenze e la comprensione reciproca del valore dei Double Degree e delle collaborazioni internazionali tra atenei. È l’IPBS fall meeting, che si è svolto da mercoledì 24 a venerdì 26 settembre, nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Siamo orgogliosi di ospitare questa edizione del meeting IPBS, una International Partnership of Business School che opera da oltre 50 anni con un focus particolare sui Double Degree» spiega Laura Zoni, Vice Preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, docente di Economia Aziendale e coordinatrice del Double Degree in International Management. «Il nostro ateneo appartiene al network IPBS da più di vent’anni e, anche per questo, organizzare questo evento è stato molto importante. Rappresenta un riconoscimento da parte dei nostri partner internazionali, che considerano la Facoltà di Economia e Giurisprudenza al livello delle migliori business school del mondo». 

 

Un articolo di

Francesco Berlucchi

Condividi su:

 

Il campus piacentino, infatti, è sempre più internazionale. «La scelta della nostra Facoltà, da tempo, è per l’internazionalizzazione, avviata con grande lungimiranza dai miei predecessori, Maurizio Baussola e Anna Maria Fellegara» racconta Marco Allena, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza. «Riteniamo che il futuro, in particolare per la nostra Facoltà e per i campus di Piacenza, di Cremona e di Brescia, consista soprattutto nell’apertura agli studenti stranieri e negli scambi internazionali. Proprio per questo, tra l’latro, a ottobre saremo a Toronto per proseguire il percorso di accreditamento AACSB, che ci vede impegnati quale prima Facoltà in Italia». 

«Nonostante Piacenza sia una piccola realtà, le diverse lingue parlate negli spazi dedicati agli studenti del nostro campus testimoniano che il futuro è già qui» aggiunge la professoressa Zoni che, tra l’altro, alla luce delle votazioni per il rinnovo del Consiglio direttivo, è stata eletta membro del nuovo board di IPBS. Si tratta della prima volta in assoluto per un’italiana. «In questo senso, il Double Degree in International Management, offerto in maniera lungimirante da circa vent’anni, è di altissimo impatto sia dal punto di vista didattico sia da quello dell’esperienza che gli studenti vivono. Ho creduto da subito in questo programma perché io stessa ho vissuto un’esperienza simile, tanti anni fa, in Michigan. Ed è stato un tempo che non dimenticherò mai. Tanto che, una volta iniziata l’attività accademica, ho pensato di offrire la stessa possibilità alle nuove generazioni».

«Si tratta di un’esperienza straordinaria per studentesse e studenti, e di grande successo» sottolinea il preside Allena. «Lo apprendiamo parlando con loro, ma anche facendo visita alle università nostre partner. L’obiettivo è offrire un ventaglio di scelte sempre maggiore sia ai nostri studenti sia a quelli di altre università di ogni parte del mondo che scelgono l’Università Cattolica». 

 

 

Proprio per questo motivo, è strategico fare parte di network come IPBS. «L'International Partnership of Business Schools è un consorzio di 11 business school leader in Europa, Nord America e America Latina» spiega Julia Von Maltzan Pacheco, presidente di IPBS, nel campus di Piacenza. «I nostri partner offrono programmi di laurea che conferiscono doppi titoli, richiedono studi in due Paesi e promuovono la padronanza linguistica e culturale, oltre all'attitudine al business. Abbiamo membri anche in Cina, quindi oggi copriamo quasi tutti i continenti. La cooperazione tra i manager e i presidi è estremamente importante. Ma meeting come questo servono anche per capire che cosa vogliamo essere tra un anno, tra cinque o tra dieci anni. La nostra idea è avere più global partners al di fuori dell’Europa e dell’America del Nord. Questo vorrà dire rivolgerci all’Asia e all’Africa. Ma vogliamo anche introdurre nuovi format, più flessibili, che assecondino maggiormente le esigenze degli studenti». 

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti