Cinquant’anni dopo la guerra che lo sconvolse ridisegnandone gli equilibri e a cinquant’anni dall’avvio delle relazioni diplomatiche con Italia, il Vietnam è oggi un attore emergente della globalizzazione. Seconda economia asiatica per crescita dopo la Cina, il Vietnam attira investitori dall’estero e anche dall’Italia. La Camera di Commercio Italiana in Vietnam (ICHAM) e il centro di ricerca ICRIM (International Center of Research in Management) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il patrocinio dell’Ambasciata del Vietnam In Italia e di UCIMU (Associazione Costruttori Italiani Macchine utensili), hanno istituito, presso l’Università Cattolica, il programma VBM- “Vietnam Business Management” che si svolgerà tra ottobre e dicembre 2024. Si tratta di un programma executive (in lingua inglese, fruibile in presenza e online) unico nel suo genere in Europa e nel Nord America che si propone di sviluppare le competenze necessarie per favorire l’attività delle imprese occidentali in Vietnam e con il Vietnam. Le opportunità nel settore tecnologico, infrastrutturale e dei servizi sono rilevanti e stanno attirando l’attenzione di imprese da tutto il mondo. In Vietnam sono presenti sia imprese di grandi dimensioni (per es. Apple, BASF, Heineken, Honda, HP, Lego, Microsoft, Nestlé, Samsung e Unilever) sia imprese medio-piccole. Quelle italiane sono oltre un centinaio (tra cui Enel, ENI, Ghella e Piaggio).
Per presentare questo scenario, lo scorso 7 marzo, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha organizzato il seminario dal titolo “Nuovi Dragoni, il Vietnam nell'anno del Drago tra crescita e sfide”. Dopo l’introduzione della Preside della Facoltà di Economia Antonella Occhino, il direttore di ICRIM e docente di International Business Alessandro Baroncelli, ha presentato il progetto. Tanti gli interventi durante l’incontro, occasione per puntare i riflettori sull’evoluzione di una terra ancora poco conosciuta dal mondo occidentale. In apertura, il saluto dell’Ambasciatore della Repubblica del Vietnam in Italia, Duong Hai Hung, e del console generale italiano a Ho Chi Minh City Enrico Padula, nel decennale dell’istituzione del Consolato.