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Scienze agrarie, alimentari e ambientali: viaggio studio in Europa per 70 studenti

23 aprile 2024

Scienze agrarie, alimentari e ambientali: viaggio studio in Europa per 70 studenti

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Come funziona là fuori? Hanno cercato di capirlo gli studenti dei corsi di laurea magistrale della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, protagonisti con alcuni docenti di un viaggio sulle vie d’Europa, con l’ultima tappa a Bruxelles, alla Commissione Europea. Per una settantina di studenti, suddivisi in due gruppi, è stata l’occasione di approfondire la conoscenza del settore vitivinicolo, zootecnico e lattiero-caseario, potendo confrontare quanto appreso nell’ateneo piacentino e cremonese con realtà differenti.

Il viaggio, svoltosi dal 7 al 13 aprile e che ha attraversato cinque Paesi europei (Germania, Francia, Belgio, Olanda e Svizzera), è stato finanziato con il supporto dell'Università Cattolica e tramite le sponsorizzazioni raccolte grazie agli sforzi degli studenti nel cercare e richiedere contributi. Diverse aziende si sono così dimostrate entusiaste nel partecipare e contribuire all’iniziativa. Sono l’Azienda agricola Gerre Basse, Msd Italia, la Fondazione Invernizzi, Sivam, il Consorzio agrario Terrepadane, il Consorzio agrario Cremona, Corteva, Omnia Technologies, Pba Italia e Credito Padano Bcc.

Un gruppo, composto da studenti della laurea in Viticoltura ed enologia sostenibili (Sve), ha posto il focus soprattutto sui temi vitivinicoli. «È stata un’opportunità molto apprezzata - dice Emanuele Mazzoni, docente della Cattolica che li ha accompagnati - gli studenti hanno potuto avere un confronto con realtà non italiane e quindi per loro non facilmente a portata di mano».

Fra queste, ad esempio, la visita di una cantina in Svizzera, dove la responsabile tecnica è una studentessa dell’Università Cattolica che sta ultimando il percorso di studi, oppure agli uffici della Basf, a Lione, «dove - spiega Mazzoni - si è parlato dell’evoluzione della difesa fitosanitaria». Non sono mancate anche degustazioni e visite in vigneto lungo la strada da Digione all’Alsazia. «Un’esperienza sul campo, come la visita nel vigneto, è utile per capire le problematiche causate dal cambiamento climatico, che anche nelle zone più a nord d’Europa comincia a far sentire le sue conseguenze» afferma il professore.

Dell’altro gruppo facevano parte gli studenti di Agricultural and food econonomics, di Agricoltura sostenibile di precisione e di Zootecnia sostenibile di precisione. «In questi giorni di visite in centri di ricerca internazionali e di realtà universitarie dotate di strutture sperimentali - dice il docente della Cattolica, Antonio Gallo - si è parlato di intership con multinazionali attive su scala globale, di studenti che lavorano attivamente nelle aziende sperimentali delle facoltà, di esperienze extracurriculari che vengono fatte “normalmente” da studenti di altri continenti in Europa. Per i ragazzi che frequentano i nostri corsi, ritengo però che il reale valore aggiunto di questa esperienza sia di aver saldato i rapporti fra loro, anche se provenienti da diversi profili della nostra facoltà, e di avere conosciuto i docenti sotto altre vesti».

«Per gli studenti dell’Università Cattolica - dice invece Gabriele Canali, altro professore dell’ateneo che li ha accompagnati - si è trattato di un’importante opportunità per confrontarsi con prospettive diverse e di essere sollecitati su temi anche non di loro interesse specifico per quanto riguarda l’indirizzo di studi, benché correlati».

Il viaggio li ha portati a visitare la multinazionale Corteva, che opera nel settore degli agrofarmaci e delle sementi, e poi in Olanda, dove si è svolta la visita alla fattoria sperimentale, gestita anche da studenti, dell'Università di Scienze applicate di Aeres, ma anche in altre aziende del settore che lavorano sul miglioramento genetico delle colture orticole, e ancora in aziende di università partner, con l’obiettivo di alternare lungo il tragitto una visita con il focus sul settore agricolo a una più afferente alla sfera zootecnica.

Entrambi i gruppi hanno chiuso il viaggio a Bruxelles, dove insieme hanno partecipato al seminario alla Direzione generale sull’agricoltura (DG-AGRI) sull'evoluzione PAC nel corso del tempo e sulle prospettive per il 2027, tenuto da Pasquale Di Rubbo, ex studente dell’Università Cattolica e oggi funzionario di DG-AGRI. Uno dei gruppi ha seguito successivamente un incontro al Copa-Cogeca, organismo di rappresentanza di tutte le associazioni agricole e cooperative europee: nell’occasione Riccardo Pelani, altro ex studente della Cattolica, ha approfondito il ruolo istituzionale e le complessità organizzative di quest’organizzazione insieme a temi caldi come l’attuale protesta dei trattori.

«È stata un’occasione per scoprire come nei diversi Paesi si stia modificando l’agricoltura al fine di trovare soluzioni appropriate ai diversi contesti ambientali e socioeconomici - chiude Canali - lo studente torna arricchito da questi viaggi perché gli consentono di approfondire la sua capacità di analisi, anche in virtù di una presa di contatto quasi fisica con il territorio».

Un articolo di

Filippo Lezoli

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