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10 borse di studio per i futuri professionisti del green

08 maggio 2025

10 borse di studio per i futuri professionisti del green

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È partita ufficialmente IX edizione dei master in Gestione e comunicazione della sostenibilità. Formazione, green jobs, circular economy Formazione, green jobs, circular economy dedicato alla formazione dei futuri professionisti della green e circular economy chiamati a fronteggiare le sfide della sostenibilità.

Alla lezione inaugurale dal titolo “Formare le professionalità green. Le sfide della sostenibilità a 10 anni della Laudato si’” ha preso parte i vertici di ARPA Lombardia: il direttore generale, Fabio Cambielli, la Presidente Lucia Lo Palo e Angelo Zicoia, Direttore Dipartimento per l'Innovazione, la Ricerca e la Sostenibilità.

L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente sul territorio lombardo, avvalorando la comunanza di obiettivi ed il rapporto con ASA - Alta Scuola per l’Ambiente della Cattolica, ha infatti messo a disposizione 10 borse di studio per sostenere i giovani iscritti al Master, sottolineando il prezioso ruolo dei giovani e l’importanza della loro formazione.

L’annuncio di tutto ciò è avvenuto a pochi giorni da una data “simbolo”. «Il 6 maggio 2025 l'Italia ha ufficialmente terminato le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in 365 giorni, in netto anticipo rispetto agli scorsi anni» ha fatto presente a direttrice dell’Alta Scuola per l’Ambiente Alessandra Vischi.

Si chiama Overshoot day - il Giorno del sovrasfruttamento della Terra - e significa che da qui fino a dicembre saremo in debito con il pianeta.

«Abbiamo deciso di investire su persone che non conosciamo perché formare nuove leve è necessario per rispondere alla crescente domanda di idee e persone competenti rispetto alla normativa ambientale. Il mondo del lavoro lo richiede per progettare cambiamenti duraturi all’interno delle imprese e anche noi come ARPA avremo necessità di reclutare personale qualificato» ha specificato Cambielli.

La prova del nove risiede nel constatare come la stragrande maggioranza delle imprese finite nei guai in seguito a controlli effettuati dell’ente di tutela ambientale si sia affidata a consulenti ambientali non capaci o non aggiornati.

«Spesso esiste la volontà dell’imprenditore nel fare bene, ma le mani nel quale si mette non sono quelle adeguate» ha sintetizzato il DG di ARPA.

Se la cultura ambientale non si improvvisa anche l’ottica deve essere quella della prevenzione, perché vivere in un ambiente sano, significa indirettamente curare la salute pubblica.

Oltre a Ilaria Beretta, Responsabile dell’area ricerca dell’Alta Scuola per l’Ambiente e direttrice del master in “Rischio climatico e governance dell’ambiente”, all’evento iniziato con i saluti del direttore di sede Giovanni Panzeri sono intervenuti anche Caterina Calabria, referente ASA dell’area ecologia integrale, Caterina Bracchi, referente dell’area governance e responsabilità sociale di Alta Scuola per l’Ambiente, Serena Mazzoli, assegnista di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Un articolo di

Bianca Martinelli

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