Il Giappone ha accolto Ginevra Canavera. La dottoranda della Scuola di dottorato per il sistema agroalimentare Agrisystem, percorso che ha intrapreso dopo la laurea magistrale in Scienze e tecnologie agrarie, ha trascorso due mesi e mezzo nella terra del Sol Levante.
Per il dottorato è previsto infatti un periodo obbligatorio di ricerca da effettuare all’estero. In virtù della collaborazione fra i docenti Edoardo Puglisi dell’Università Cattolica e Haruko Takeyama dell’Università di Waseda, per Ginevra Canavera si sono aperte le porte del Giappone ed è stato possibile trascorrere più di due mesi nel laboratorio dell’ateneo nipponico con il fine di approfondire la tecnica della genomica della singola cellula (Single Cell Genomics), per la quale l’università giapponese è molto conosciuta.
«È una tecnica che permette di analizzare il materiale genetico di una singola cellula - afferma la dottoranda - ad esempio, essendo unicellulare, consente di conoscere l’intero genoma di quel determinato microrganismo». Nel caso specifico di Canavera, la sua presenza in laboratorio le ha permesso di imparare il processo inerente questa tecnica. «Ho lavorato su campioni di rizosfera che io stessa avevo inviati dall’Italia - spiega - si tratta di campioni raccolti da un vigneto dei colli piacentini, sui quali avevo già compiuto analisi di Next Generation Sequencing (NGS), quindi analisi del microbioma di quel vigneto. Avendo ottenuto risultati interessanti, ho deciso di inviarli al laboratorio di Tokyo per compiere ulteriori analisi».
Dal sequenziamento della singola cellula e quindi dell’intero genoma del batterio isolato è stato possibile predire i principali metaboliti associati ai Plant growth promotion rhizobacteria (PGPR), che sono i microrganismi benefici della rizosfera. Sono benefici perché migliorano la crescita e la salute delle piante attraverso diversi meccanismi, come le produzioni di fitormoni (auxine, citochine, ecc.), e possono anche consentire un controllo dei patogeni.
L’attività ha riguardato una prima fase di lavoro sul campione di rizosfera, ovvero quella parte sottile di suolo che si trova attaccata alle radici, la preparazione per il successivo incapsulamento delle singole cellule, quindi la lisi cellulare per rompere le pareti delle cellule in modo da estrarre il DNA, l’amplificazione del DNA dalle cellule e quindi il sequenziamento dell’intero genoma delle singole cellule, nonché l’analisi dei campioni.
Canavera ha avuto anche la possibilità di conoscere la capitale del Giappone. «È stata un’esperienza molto piacevole, sono stata accolta e coinvolta sia dagli studenti sia dai docenti - racconta - tutti pronti a darmi una mano quando ne ho avuto bisogno. Con alcuni di loro ho visitato la città e ho potuto apprezzare tante tipicità di quel Paese».
«Tokyo è davvero incredibile ed enorme - aggiunge la dottoranda - in due mesi l’ho girata abbastanza bene, anche perché i mezzi pubblici, siano essi pullman, la metro oppure i treni, sono sempre in orario».
Canavera a Tokyo ha anche festeggiato il suo compleanno. «Mi ha fatto piacere l’entusiasmo che tutti hanno mostrato quando il giorno del mio compleanno ho portato una torta e due bottiglie di spumante italiano. Del vino italiano erano curiosi e sapevano poco in generale, ma erano contenti di poter fare a loro volta l’esperienza di qualcosa della nostra tradizione».