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Carlo Viganò, mecenate moderno, dotto e generoso

26 marzo 2025

Carlo Viganò, mecenate moderno, dotto e generoso

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Professore emerito di Storia della scienza all’Università di Oxford e autore di articoli e monografie sul pensiero evoluzionistico pre-darwiniano in Europa e sul rapporto scienza-religione.

Il professor Pietro Corsi è stato ospite d’eccezione della Cattolica di Brescia, invitato delle “Raccolte Storiche” per il ciclo Viganò Lectures, conferenze di alto profilo scientifico.

Introdotto da Franco Giudice, ordinario di Storia della scienza nella sede di Milano, durante l'incontro intitolato “Science and Religion Studies”: riflessioni su un settore disciplinare, Corsi ha sondato gli intricati rapporti tra religione e scienza nella storiografia anglo-americana, soffermandosi sul significato di questi termini in determinate contingenze storiche.

Un discorso, quello della percezione e dell’accoglienza di tali concetti, che intreccia argomenti di strettissima attualità e dibattiti irrisolti, come dimostrano le tante teorie antiscientifiche che si diffondono attraverso il web.

La conferenza bresciana è stata l’occasione per visitare la Biblioteca di Storia delle Scienze “Carlo Viganò” e ammirarne i «preziosi volumi che il personale della biblioteca mi ha mostrato con orgoglio: quell’orgoglio antico senza il quale la nostra identità culturale svanirebbe».

Un articolo di

Giuseppe Cosio

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L’ingegnere bresciano è per Corsi «un grande esempio di mecenatismo moderno», inscritto «in una tradizione pluricentenaria di collezionismo privato dotto e generoso che diviene patrimonio comune».

Colpito dalla ricchezza della collezione, ha affermato come «persino lo studioso più uso a passare le sue giornate nella lettura di testi antichi non può non essere preso dall’emozione nel tenere tra le mani le edizioni cinquecentesche di Archimede o di Euclide, gli scritti di Niccolò Tartaglia o la prima edizione del Dialogo di Galileo Galilei».

Un patrimonio inestimabile eppure relativamente poco conosciuto al pubblico, meritevole senz’altro di una notorietà che attraversi l’oceano.

Del resto, ampliando il discorso su base nazionale, «l’Italia è Paese dai mille campanili [...] Di molte di queste città [...] si conoscono i tesori d’arte. Molto meno noti sono i tesori librari spesso sconosciuti o comunque meno visitati o fruiti. Certo, gli studiosi conoscono bene la Biblioteca Labronica di Livorno, o la Biblioteca Civica "Romolo Spezioli" di Fermo. Ma al di fuori delle utenze locali e del circolo ristretto degli studiosi non si va. Spesso, le città o le istituzioni che ospitano queste cruciali testimonianze della nostra storia culturale e scientifica ne ignorano la presenza e l’importanza».

Il professor Corsi ha insegnato presso l’Harvard University, il King’s College di Cambridge, l’Università di Pisa, l’Università Panthéon Sorbonne di Parigi e l’Università di Genova.

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