Un’esperienza di volontariato è sempre un’occasione speciale da vivere. La pensano così Sara Marcuzzi, studentessa del corso di laurea in Scienze della formazione primaria, e Simona Chiarelli, laureata in Scienze linguistiche per le relazioni internazionali in Cattolica.
La scorsa estate Sara e Simona hanno scelto di partecipare al Charity Work Program, il programma promosso dal CeSi, che dà agli studenti l’opportunità di vivere “un’altra estate” all’insegna della solidarietà (online il bando 2023, iscrizioni entro il 13 febbraio).
«Era da un po’ di anni che consideravo di fare un’esperienza di volontariato di qualche settimana - racconta Simona - ma non avevo ancora trovato l’occasione giusta, visto che le esperienze di volontariato all’estero sono piuttosto costose. Quindi ho colto al volo questa possibilità».
«Il volontariato ti permette di conoscere nuove realtà, diverse da quelle a cui siamo abituati, di dedicare del tempo agli altri per farli sentire meno soli», aggiunge Sara, che con Simona ha trascorso tre settimane presso il Centro Pedro Arrupe di Roma.
Il centro si occupa di accogliere famiglie rifugiate, minori stranieri non accompagnati e donne sole con bambini, offrendo loro ospitalità e sostegno. «La struttura si sviluppa su tre piani, ognuno dei quali ospita realtà diverse - racconta Simona - al piano terra vivono i ragazzi minorenni non accompagnati, al primo piano si trovano le madri e i figli in situazioni difficili, al secondo piano, infine, famiglie in procinto di trovare lavoro e trasferirsi in un’abitazione in cui vivranno in autonomia». «L’obiettivo del Centro - precisa Sara - è proprio quello di accompagnare gli ospiti nel loro percorso verso l’inclusione e l’autonomia, pianificando e realizzando progressivamente un progetto di vita».
Durante la loro permanenza al Centro Pedro Arrupe le ragazze si sono occupate principalmente di intrattenere i bambini presenti nella struttura.