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Comunità energetica di Cremona: la Cattolica tra i protagonisti del progetto diocesano

17 dicembre 2025

Comunità energetica di Cremona: la Cattolica tra i protagonisti del progetto diocesano

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C’è un nuovo tassello nel percorso verso una transizione energetica che mette al centro le persone, i territori e la coesione sociale. Con la costituzione della Fondazione CER Città di Cremona ETS, ufficializzata venerdì 12 dicembre nella sala Consulta del Palazzo comunale, si completa il progetto di Comunità Energetiche Rinnovabili promosso dalla Diocesi di Cremona, che ora abbraccia l’intero territorio diocesano.

Tra i soci fondatori della nuova Fondazione anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore, presente a conferma di un impegno che intreccia ricerca, responsabilità sociale e attenzione alla sostenibilità ambientale. Un ruolo che si affianca a quello del Comune di Cremona, di sei parrocchie cittadine, di enti del Terzo settore e di altre istituzioni accademiche, dando vita a una rete ampia e rappresentativa del tessuto locale.
 
La CER della città di Cremona si inserisce in un progetto avviato tre anni fa dalla Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi, che ha già portato alla nascita di sei comunità energetiche operative tra le province di Cremona, Bergamo e Mantova. Un’esperienza che coinvolge complessivamente 27 Comuni, 27 parrocchie e 18 enti del Terzo settore, con un bacino potenziale di circa 170mila abitanti.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili consentono di produrre e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili a livello locale, riducendo i costi in bolletta e le emissioni di CO₂. 

L’Università Cattolica ha scelto di sostenere questo percorso sin dalle sue prime fasi, riconoscendone la coerenza con la propria missione educativa e con l’attenzione crescente ai temi della sostenibilità: «L’Università Cattolica ha sin da principio sostenuto con entusiasmo l’iniziativa della Diocesi di Cremona, in sintonia con l’impegno dell’Ateneo sul fronte della sostenibilità» sottolinea il professor Giuseppe Monaco, che rappresenta la Cattolica nel CdA della Fondazione. «Attraverso la CER e grazie agli incentivi ricevuti sarà possibile supportare il contrasto alla povertà energetica e contribuire alla realizzazione di progetti sociali. Ringraziamo ancora una volta il Vescovo di Cremona Mons. A. Napolioni per aver promosso il progetto, nonché gli enti partner e tutte le persone che si sono spese in modo importante per il traguardo raggiunto, a partire dall’ing. Giuseppe Dasti, che ha saputo condurre molto efficacemente la progettazione e la messa in funzione della Fondazione».
 
Con la nascita della CER cittadina, Cremona diventa così un laboratorio di energia condivisa e solidarietà, in cui istituzioni, università, Chiesa e Terzo settore collaborano per trasformare la transizione ecologica in un’opportunità concreta di sviluppo sostenibile e inclusivo per la comunità.

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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