È decisamente raro, nell’epoca attuale, incontrare personalità “rinascimentali”, ovvero capaci di eccellere professionalmente nello stesso tempo in ambiti diversi.
Angelo Adamo, astronomo ricercatore dell’IASF/INAF Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Palermo, divulgatore, musicista e illustratore, rappresenta senz’altro una di queste figure.
È stato invitato a tenere un seminario, giovedì 26 ottobre – nell’aula 1 del campus di via della Garzetta - in occasione del secondo incontro celebrativo (il primo si è tenuto il 3 maggio scorso) del cinquantesimo anno dalla donazione della Biblioteca di storia delle scienze alla Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università Cattolica di Brescia da parte dell’Ing. Carlo Viganò, con un atto di “impareggiabile testimonianza di esemplare generosità”.
La Raccolta, un unicum nel suo genere, conta diecimila volumi, inclusi manoscritti e incunaboli, dedicati alla scienza antica e moderna.
Dopo l'introduzione alla Biblioteca Viganò da parte di Pierangelo Goffi del Centro documentazione e ricerca Raccolte storiche, dalle 14.30 la prima parte dell’incontro sarà dedicata ad interventi di colleghi della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Verrà presentata una mostra di solidi geometrici costruiti tramite una stampante 3d, con i dovuti agganci storici (a Platone, Archimede e Keplero) della docente Silvia Maria Carla Pagani; successivamente, avranno luogo un seminario sulla storia dei modelli di universo tenuto dal prof. Giuseppe Nardelli e uno sul ruolo delle disfide matematiche tra studiosi nella storia della scienza da parte del prof. Marco Antonio Pellegrini.
Adamo concluderà l’incontro, alle 16.30, con il seminario dal titolo "L’età della Terra in Kelvin vs l’età della Terra in Darwin", ricreando così il milieu di uno dei grandi dibattiti della scienza ottocentesca.
Mercoledì 25 ottobre alle 17, Adamo presenterà inoltre il suo ultimo libro "Domicili cosmici" a cura della Libreria Vita e Pensiero (campus di via Garzetta - Aula 1). Il volume narra la storia del concetto di pianeta dall’antichità fino alle recenti scoperte di pianeti extrasolari. Nell’opera sono simbioticamente combinate una profonda e appassionata conoscenza dei classici della scienza e una felice fantasia grafica.
Le numerose immagini metaforiche sintetizzano icasticamente e, a loro volta, guidano il testo, organizzato in brevi ma densi paragrafi, che schiudono nuove prospettive ad ogni rilettura, come in una sorta di “frattale”.
Particolarmente significativo è il ruolo assegnato alla matematica, e la scelta, in controtendenza rispetto a molta divulgazione attuale, di presentare formule accuratamente selezionate e calcoli accessibili per sostenere l’esposizione.
L’atmosfera creata dal libro, con numerosi riferimenti alla letteratura fantascientifica, e rafforzata dal breve e suggestivo brano musicale Cattedrali cosmiche, è profondamente enigmatica e rinvia allo spaesamento vissuto dai “padri fondatori” della scienza contemporanea nel passaggio da un mondo chiuso all’universo aperto, che riecheggia ad esempio nelle Pensées pascaliane. Il libro si chiude con alcune domande cruciali: ineludibile matière à penser.