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Greta, il ballo più bello

20 dicembre 2024

Greta, il ballo più bello

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Greta ha nove anni, occhi grandi aperti verso il mondo.

Fin da piccolissima è in cura al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS dove emoziona tutti con il suo sorriso, la sua delicatezza e l’impegno con cui affronta ogni prova e terapia.

Un ritardo motorio condiziona i suoi movimenti, ma il suo coraggio supera ogni sfida. Greta ha tante passioni: la lettura, la musica e ha sempre desiderato ballare. 

Questo desiderio, che non aveva ancora realizzato, è stato accolto e trasformato in realtà.

Il 14 dicembre, si è aperto il sipario su una sala gremita di persone al Teatro dell’Opera di Roma per l’anteprima de “Lo Schiaccianoci” e alla piccola Greta è stata donata una lezione di ballo con l’étoile Eleonora Abbagnato, grazie al sostegno di Fondazione Roma.

«Greta ha sempre desiderato ballare. Crediamo nelle passioni e nella forza ispiratrice dell'arte e siamo sicuri che questa esperienza farà molto bene alla nostra bambina, anche a livello terapeutico. Vederla sul palco a ricevere il suo sogno è stata un'emozione immensa», raccontano i genitori di Greta. 

Un sogno realizzato e un messaggio potente sulla forza dell’arte condiviso con migliaia di persone.

«Alimentare i sogni dei nostri bambini sta alla base del percorso di cura - afferma il Prof. Eugenio Mercuri, Ordinario di Neuropsichiatria infantile all’Università Cattolica e direttore del Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica - vivere esperienze creative e formative permette ai nostri piccoli di costruire il loro percorso di vita e il loro futuro sulla base di talenti, interessi e opportunità». 

Greta avrà la possibilità di esprimersi attraverso la danza, di sentire e trasmettere emozioni. Perché la danza è uno strumento di espressione importante: valorizza il potenziale di ogni persona, supera barriere e permette di scoprire nuove forme di espressività. Così sarà per la piccola Greta che potrà crescere portando con sé l’emozione di un sipario che si apre e di un sogno che va in scena.

Un articolo di

Nicoletta Madia

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