Premiate le tesi di laurea di tre studentesse su adozione e affido. Il Premio, in memoria di Lina (Angela) Cisternino Nichelli, tra le fondatrici del Centro ausiliario per i minorenni (CAM) e promotrice dell’affido etero familiare e della cultura dell’accoglienza, è riservato a laureate/i il cui elaborato di tesi abbia approfondito questi temi.
Alessandra Poggi, Chiara Zullo e Sara Ortoleva, laureate magistrali in Psicologia clinica e della salute: persona, relazioni famigliari e di comunità, hanno esposto giovedì 4 dicembre a Milano le loro tesi premiate ex aequo da una commissione che aveva ricevuto ben diciannove candidature, molte delle quali di altissimo profilo scientifico.
«Il Premio mostra lo specifico di una università, perché valorizziamo al tempo stesso l’approccio della ricerca e la formazione – ha detto Raffaella Iafrate, delegata del Rettore alle pari opportunità dell’Ateneo, introducendo l’incontro –. Siamo allenati ad affrontare i temi della famiglia e ad applicare sguardi interdisciplinari, come testimoniano le diverse discipline in dialogo nel master: psicologia, sociologia, giurisprudenza».
Un’alleanza non solo scientifica ma anche umana tra chi ci ha lasciato con un patrimonio importante, come Lina Nichelli, e chi ha raccolto il testimone di questo impegno facendolo proprio in ambito accademico. «La riflessione che il Centro di Ateneo Studi e ricerche sulla famiglia ha sempre portato avanti è importante per l’individuazione di forme di sostegno alle persone in difficoltà» – ha precisato il direttore del Centro Camillo Regalia.
E in particolare l’universo dell’affido e dell’adozione sta vivendo un momento complesso. «Abbiamo un numero sempre più elevato di adozioni special needs, ovvero di minori con problematiche fisiche o mentali, spesso non riconosciute al momento giusto – ha dichiarato Rosa Rosnati, direttrice del Master Affido, adozione e nuove sfide per la genitorialità. Competenze interdisciplinari e strumenti per l’intervento arrivato all’ottava edizione in partenza a marzo 2026 –. E perché l’intervento possa essere scientificamente fondato ed efficace è fondamentale fare ricerca su queste dimensioni».
All'evento sono intervenuti alla premiazione anche Paolo Frigio Nichelli, professore di Neurologia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che ha proposto un ritratto di Lina Cisternino e ha parlato della sua eredità per le giovani generazioni, Mario Zevola, presidente CAM Centro ausiliario minorile e già presidente del Tribunale per i minorenni di Milano, e Laura Laera, commissario esperti della Commissione adozioni internazionale e già presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze.