«Grazie per il vostro caloroso benvenuto e per il grande onore di essere qui con voi in questa splendida giornata e importante occasione: fondata sui principi di servizio, compassione e rigore accademico, l'Università Cattolica si erge autenticamente come un faro della tradizione intellettuale cattolica e dell'eccellenza medica, preparando i medici non solo a curare le malattie, ma a servire l'umanità con dignità e impegno. Mentre questa Classe si unisce alla vostra comunità di alumni in tutto il mondo, sono certa che il loro lavoro sarà una testimonianza duratura della loro alma mater» – queste le prime parole della professoressa Amy J. Goldberg, preside della Lewis Katz School of Medicine della Temple University di Philadelphia, nel Commencement Speech del Graduation Day del corso di laurea in Medicine and Surgery che si è tenuto il 4 luglio nel campus di Roma dell’Università Cattolica.
La cerimonia è stata aperta dal messaggio di saluto del Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore professoressa Elena Beccalli del quale ha dato lettura il professor Giovanni Gambassi, presidente del corso di laurea in Medicine and Surgery: «Congratulazioni a tutti i laureati. Da oggi sarete ambassador dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in tutto il mondo. Il corso di laurea in Medicine and Surgery, in collaborazione con il Policlinico Universitario Agostino Gemelli, è un programma formativo prestigioso sotto il profilo nazionale e internazionale. La sua missione è l’insegnamento di una professione dove la conoscenza medica diventa competenza clinica e integra etica professionale e responsabilità sociale. Ciò rappresenta un obiettivo ambizioso che rispecchia gli obiettivi dell’intero Ateneo».
«Oggi è il termine di un grande viaggio che apprezzerete di più in futuro, ma di cui sono certo sentirete presto la mancanza – ha detto ai laureandi il professor Alessandro Sgambato, vicepreside della Facoltà di Medicina e chirurgia - Ora prendetevi il tempo per identificare gli obiettivi davvero importanti, ma non arrendetevi mai: non abbandonate i vostri sogni, le vostre passioni. Portate sempre con voi i valori dell’Università Cattolica: cura, compassione e soprattutto rispetto per la dignità di ogni persona umana e per ogni vita. Usate la vostra conoscenza per promuovere giustizia, solidarietà e medicina inclusiva. Nell’anno del Giubileo della Speranza non dimenticate mai che uno dei doveri più importanti per un medico è dare speranza alle persone malate. E. infine, siate sempre gentili: verso i pazienti, le loro famiglie, i colleghi, i giovani studenti ai quali trasferirete le vostre conoscenze, proprio come in questi anni i vostri docenti e mentori hanno fatto per voi».