Le realtà socioeducative devono avere uno sguardo nuovo per dare vita a dialoghi autentici, connotati da uno scambio di memorie e prospettive per il futuro. La formazione delle nuove generazioni all’idea che l’ambiente sia la casa comune della famiglia umana risulta incompatibile con il vivere i luoghi della quotidianità come un transitare indifferente e nella noncuranza di persone e spazi. Occorre saper trasformare il modo di concepire e abitare i luoghi, intendendoli come occasioni di cittadinanza sostenibile e di vera ecologia integrale. Ne parla Orietta Vacchelli, docente di Pedagogia dell’ambiente.