L'Italia torna alle urne. Domenica 25 settembre 2022 i cittadini voteranno per rinnovare i due rami del Parlamento italiano, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. Una tornata elettorale anticipata rispetto alla scadenza naturale di questa legislatura, causata dalla caduta del Governo Draghi, avvenuta lo scorso 21 luglio. Si voterà ancora con la Legge Rosato, il cosiddetto Rosatellum, che prevede l'assegnazione con il sistema maggioritario uninominale dei 3/8 dei seggi di Camera e Senato. E proprio il numero dei parlamentari rappresenta una delle grandi novità di questa tornata elettorale: la riforma costituzionale varata nel 2020 ha infatti imposto una riduzione di circa il 30% dei seggi riducendo da 630 a 400 il numero dei deputati e da 315 a 200 quello dei senatori eletti (ai quali si dovranno aggiungere i cinque senatori a vita). L'altra grande novità è rappresentata dall'abbattimento del limite dei 25 anni per l'elezione del Senato che dunque, per la prima volta, sarà eletto anche dai giovani dai 18 anni in su. Grazie al contributo dei docenti dell’Università Cattolica abbiamo analizzato e approfondito lo scenario che, al netto del temuto astensionismo, vedrà andare al voto circa 51 milioni di cittadini. Una panoramica sulla situazione generale del Paese, sulla campagna elettorale, sulle esigenze dei giovani con un affondo - sono le prime elezioni dalla pandemia di Covid19 - su uno dei temi chiave del futuro del Paese: la sanità.