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Papa Francesco e l’Università Cattolica, al cuore di un’amicizia

24 aprile 2025

Papa Francesco e l’Università Cattolica, al cuore di un’amicizia

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Dal momento dell’elezione fino al messaggio contenuto nell’ultima Enciclica, Dilexit nos, interamente dedicata alla spiritualità del Sacro Cuore, quella tra Papa Francesco e l’Università Cattolica è stata un’amicizia istintiva e profonda, nata nel segno di un’immediata consonanza tra il Pontefice venuto «quasi dalla fine del mondo» e l’Ateneo fondato da padre Gemelli. Un’amicizia che ha trovato manifestazione nei ruoli di prestigio che la Santa Sede ha sempre voluto riconoscere al Rettore dell’Università Cattolica e che, nello stesso tempo, si è espressa in un’articolata comunanza di intenti. La riflessione sull’ambiente affidata all’Enciclica Laudato Si’, l’appello al dialogo e alla collaborazione tra i popoli di Fratelli tutti, la necessità di un radicale ripensamento dei paradigmi economici e, soprattutto, l’impegno per un nuovo Patto educativo globale sono gli esempi più evidenti di un legame che, di anno in anno, si è fatto sempre più stretto e più efficace.

Come dimostrato anche nell’ultimo affettuoso incontro in Vaticano con la comunità dell’Università Cattolica e del Gemelli, mercoledì 16 aprile, in cui il Papa ha ringraziato per le cure ricevute al Policlinico. «Il Papa – ha ricordato il Rettore Elena Beccalli ai microfoni del TgR Rai Lombardia - ha mostrato vicinanza nei confronti del nostro Ateneo e del Policlinico in moltissime occasioni. Anche nella fragilità e nella malattia di quel momento ha manifestato una grande gioia, non si è risparmiato, ha saputo dare un gesto e un sorriso a ognuno di noi, proprio a dire quanto fino alla fine si sia speso per il suo popolo».

Un ultimo regalo, voluto da Papa Francesco nei giorni della Settimana Santa e giunto a destinazione poco dopo la sua morte, è la piccola statua di Nuestra Señora de Luján, che la Rettrice Elena Beccalli, ha trovato ad attenderla a Casa Santa Marta, dove si era recata a rendere l’ultimo omaggio al Pontefice. La statuetta rappresenta la Vergine miracolosa venerata nel Santuario di Luján (a circa 70 km da Buenos Aires), patrona di Argentina. Non solo un segno di ringraziamento, ma anche e specialmente la conferma di un’amicizia destinata a sfidare il tempo è la piccola statua.

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Redazione

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Un altro esempio della vicinanza costante del Santo Padre alla nostra comunità, si è manifestata, nell’arco di tutto il pontificato – attraverso i messaggi inviati per le varie edizioni della Giornata per l’Università Cattolica: «Auspico che questa grande Università – ricordò Papa Francesco nell’edizione 2016 - che continua a rendere un importante servizio alla gioventù italiana, possa proseguire con rinnovato impegno la sua missione formativa, aggiornandola sempre più alle esigenze odierne».

Un sostegno espresso anche nella prefazione scritta per il volume "Il Magistero della Chiesa per l'Università Cattolica", terzo tomo della “Storia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore” edita da Vita e Pensiero: «Una vera palestra di elaborazione culturale, di formazione cristiana e di percorsi di santità».

Ricordo, passione e conforto. Furono queste le tre parole scelte da Papa Francesco in occasione della Santa Messa officiata - il 5 novembre 2021 - presso la sede di Roma della Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Un momento emozionante che segnò il culmine delle celebrazioni per i 60 anni della Facoltà di Medicina e chirurgia.

«Nella fretta di oggi, tra mille corse e continui affanni, stiamo perdendo la capacità di commuoverci e di provare compassione - disse il Papa nella sua omelia - perché stiamo smarrendo questo ritornare al cuore, il ricordo, la memoria. Senza memoria si perdono le radici e senza radici non si cresce. Ci fa bene alimentare la memoria di chi ci ha amato, curato, risollevato. Io vorrei rinnovare oggi il mio “grazie” per le cure e l’affetto che ho ricevuto qui».

Un tema, quello della centralità del diritto alle cure e del lavoro del personale medico-sanitario, che il Pontefice aveva già sottolineato pochi mesi prima, nel luglio 2021, quando nel corso dell’Angelus pronunciato dal decimo piano del Policlinico Gemelli, dove era ricoverato, Francesco pose l’accento sull’importanza di «un sistema sanitario che assicuri un buon servizio accessibile a tutti, un bene prezioso che non va perso e che va mantenuto».

Ma il rapporto con l’Università Cattolica è stato soprattutto il legame con gli studenti dell’Ateneo, i giovani, a cui molte volte il Santo Padre si è rivolto nel corso del suo pontificato: «Non lasciatevi rubare la speranza! E non lasciatevi contagiare dal virus dell’individualismo. È brutto questo, eh! E fa male. L’università è il luogo adatto per sviluppare gli anticorpi contro questo virus: l’università apre la mente alla realtà e alla diversità; lì potete mettere in gioco i vostri talenti e metterli a disposizione di tutti». Questo il messaggio che Jorge Bergoglio inviò, il 19 dicembre 2021, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2021-22, a una società ancora provata dalla pandemia di Covid-19.


Una delle date più importanti nella storia che lega Papa Francesco e l’Università Cattolica è stata sabato 22 aprile 2023, giornata in cui oltre 12mila persone in pellegrinaggio sono accorse in Piazza San Pietro per ringraziare il Santo Padre Francesco per la beatificazione della cofondatrice dell’Università Cattolica, Armida Barelli. «Negli ambiti dell’economia, della cultura, della politica, della scuola come del lavoro, nella costante attenzione ai più piccoli, ai fragili e ai poveri, vi incoraggio a cercare strade per camminare con tutti», disse quel giorno nel suo discorso Papa Francesco, ricordando «l’esortazione della beata Armida, la “sorella maggiore”, ad amare, amare, amare; amare senza misura, rigenerati dall’amore di Dio, che trasforma la vita delle persone, in modo concreto e credibile, e attraverso le persone attiva processi e percorsi di rinnovamento sociale».

Un tema, quello relativo alla centralità del ruolo delle donne, a cui il Santo Padre ha sempre prestato grande attenzione. Con il suo stile, sempre pronto alla battuta, nel corso del sopracitato incontro con la comunità dell’Ateneo e del Gemelli del 16 aprile si era rivolto al Rettore con queste parole: “Grazie a lei, così forte...Quando comandano le donne le cose vanno!”. «Papa Francesco – ha ricordato la professoressa Beccalli - ha sempre creduto nel ruolo della leadership femminile, nel ruolo delle donne alla guida delle organizzazioni e in quell'occasione, con il buonumore lo ha ribadito. Questo ci dà ancora più responsabilità nell'assumere questi ruoli non tanto per occupare degli spazi quanto piuttosto per avviare dei processi di cambiamento».

Un legame reciproco, quello tra l’Università Cattolica e il Santo Padre che, nel 2023, CattolicaNews ha voluto celebrare con uno speciale dedicato a Francesco in occasione dei dieci anni del suo pontificato con gli interventi e le analisi dei docenti dell’Ateneo . Una riflessione per ricordare la ventata di novità impressa dal suo Ministero e di come con un linguaggio diretto e comprensibile a tutti, ha imposto temi cruciali di grande complessità: la tutela dell'ambiente, gli sforzi per la pace contro la "terza guerra mondiale a pezzi", l'attenzione per i più deboli, in particolare al dramma dei migranti. Senza dimenticare la grande inclinazione al dialogo con le altre fedi religiose e il rapporto diretto con i giovani.

«Papa Francesco – ha dichiarato la Rettrice nella sua veste accademica di economista - con il suo magistero ha sottolineato come sia possibile uno sguardo nuovo sulle questioni economiche e soprattutto su quelle finanziarie mettendo al centro la persona, la valorizzazione della dignità di ogni essere umano e la cura per il creato. Uno sguardo e un paradigma che contrasta con quanto vediamo oggi con una guerra dei dazi che si prospetta, l'incertezza sui mercati, le questioni e le polarizzazioni complesse dal punto di vista geopolitico che portano alle tante guerre che vediamo in molte parti del mondo ma forse proprio in virtù di questo contrasto il messaggio di Papa Francesco è ancora più forte oggi».

Un sostegno ribadito anche in occasione della nomina a Rettore dell'Università Cattolica della professoressa Elena Beccalli che, a poco più di un mese dalla sua entrata in carica, il 12 agosto 2024, è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco. Un colloquio in cui furono affrontati diversi temi molti dei quali incentrati sul mondo universitario e sulla questione dell’emergenza educativa.

«Papa Francesco – ha concluso il Rettore - è stato il leader globale di questi ultimi anni, ha saputo portare una posizione molto chiara, molto ferma, ma sempre dialogante con tutti, e in questo senso credo che sia stata una voce molto ascoltata anche da molti laici nel mondo. Quello che ha invitato a fare fino all'ultimo, e lo abbiamo ascoltato anche nel giorno di Pasqua, è un invito rivolto a tutti i politici, alle persone con responsabilità, a cercare di dare questo sguardo nuovo, invitando alla pace».

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