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Ad Angelica e Luca le prime due borse di studio alla memoria di Vito Zucchi

10 luglio 2025

Ad Angelica e Luca le prime due borse di studio alla memoria di Vito Zucchi

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Due nuove borse di studio per premiare il merito e l’eccellenza, nel campus di Santa Monica. Sono i riconoscimenti conferiti a due studenti della laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Angelica Darosi e Luca Mazzini, grazie al sostegno della Fondazione Banca Popolare di Cremona. Come ha ricordato Marco Allena, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, «il conferimento delle borse di studio segna un merito anche in capo all’istituzione che eroga la borsa stessa», perché «il dono restituisce alla società ciò che si è avuto. L’obiettivo non è solo formare professionisti di alto livello, ma uomini e donne in grado di stare nel mondo e affrontare le sfide che il mondo ci pone».

Angelica Darosi è di Cremona. «Il mio cammino è iniziato al liceo scientifico Gaspare Aselli» racconta. «Dopo la laurea triennale a Brescia, ho deciso di tornare nella mia città, in questo campus meraviglioso, perché penso che la trasformazione digitale non sia solo una questione tecnologica, ma anche una sfida culturale e strategica per le imprese. All’Università Cattolica ho imparato ad affrontare le sfide con spirito critico solido, consapevole e innovativo». Luca Mazzini, invece, abita a Polengo (Casalbuttano). Ha studiato ragioneria all’Istituto tecnico commerciale Eugenio Beltrami di Cremona e, in seguito, si è laureato in Economia aziendale nel campus di Santa Monica. «Dopo la laurea triennale, ho scelto questo corso perché sono convinto che le tecnologie digitali saranno sempre più cruciali» racconta Mazzini. «Mi sento arricchito dalle numerose esperienze che mi sta offrendo l’Università Cattolica e sono davvero grato a chi ha investito in noi, giovani cremonesi, riconoscendoci questa borsa di studio».

 

Un articolo di

Francesco Berlucchi

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Competenze umanistiche, management, innovazione tecnologica. Ma anche la scoperta di Cremona, per molti studenti: una città che ha tanto da offrire e raccontare. «Oggi l’Università a Cremona attrae studenti da tutta Italia, e la Cattolica ricopre un ruolo da protagonista» spiega Fabio Antoldi, coordinatore della magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale, che aggiunge: «Tra oltre 180 studenti che finora hanno frequentato il nostro corso di laurea, sono rappresentate 17 Regioni italiane e 55 Province. I nostri studenti hanno conseguito una laurea triennale in 40 atenei diversi, dall'Alto Adige alla Sicilia. Nel mercato del lavoro c’è bisogno di esperti di tecnologie digitali ma anche di processi organizzativi e di mercato. Questa laurea magistrale, unica su tutto il territorio nazionale, è un mix di tecnologie e di umanità, di relazioni sociali, di creatività». Il corso di laurea, i cui primi studenti si sono laureati due anni fa, intende formare figure professionali sempre più richieste dalle imprese, a causa del forte sviluppo dell’economia digitale: dall’innovation manager, ossia il manager di progetti di innovazione nelle imprese digitali, all’esperto di trasformazione digitale fino all’imprenditore digitale e al fondatore di start up innovative. «Il futuro è nelle vostre mani» ha detto Antoldi agli studenti.

«Quando fu costituita la Fondazione, alla guida venne chiamato un’illustre personalità del mondo imprenditoriale cremonese, il commendator Vito Zucchi» ha affermato Ernesto Quinto, presidente della Fondazione Banca Popolare di Cremona, durante la bella cerimonia nella quale erano presenti anche Ermiresa e Alessia Zucchi. «Le sue grandi doti imprenditoriali e umane hanno fatto crescere e consolidare la Fondazione nel tessuto sociale, economico e culturale del territorio cremonese, con importanti numeri di progetti approvati e finanziati». Per celebrare i primi venti anni di attività della Fondazione «nella continuità dello spirito voluto dal suo primo presidente, oggi più che mai siamo convinti che investire sulla cultura e sulla formazione delle nuove generazioni sia l’investimento più redditizio per il futuro di un Paese. Aiutando i nostri giovani a valorizzare i loro talenti, contribuiremo a valorizzare il loro futuro e quello dell’economia italiana».        

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