Undici tesi dietro le quali ci sono undici storie, undici famiglie, e i volti sorridenti di chi ha scommesso sull’Università Cattolica e su Cremona per il proprio futuro. «Siamo convinti che con il collegio dei docenti, le strutture e i servizi di questa Sede siamo riusciti a progettare e a organizzare un percorso formativo che rende disponibili per il nostro Paese e per la nostra comunità donne e uomini di cui abbiamo bisogno, formate sui temi dell’innovazione e dell’imprenditorialità», continua la preside Fellegara. «E siamo certi di aver contribuito alla formazione di donne e uomini che sapranno prendere in mano le redini di questo Paese, per condurlo in un futuro incerto ma appassionante, nel quale hanno pienamente diritto di entrare come protagonisti».
«I veri protagonisti siete voi», dice Fabio Antoldi, rivolgendosi direttamente agli studenti. «Noi docenti sappiamo bene che valete molto più del voto finale che vi viene attribuito. Siamo contenti che in questo momento di celebrazione, in questa prestigiosa aula magna (seduto nelle prime file, anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, ndr), insieme ai vostri familiari e ai vostri amici siano presenti anche alcune persone che ci hanno aiutato fin dall’inizio a far partire questa laurea». Antoldi si riferisce ai numerosi manager e dirigenti di aziende del territorio che da subito hanno guardato con estremo interesse a questa nuova laurea e ai suoi futuri laureati. Il corso di laurea, infatti, intende formare figure professionali sempre più richieste dal mercato del lavoro, a causa del forte sviluppo dell’economia digitale: dall’innovation manager, ossia il manager di progetti di innovazione nelle imprese digitali, all’esperto di trasformazione digitale fino all’imprenditore digitale e al fondatore di start up innovative.
I primi undici laureati, il primissimo gruppo di ben 58 studenti che stanno concludendo la prima edizione della laurea magistrale, sono Chiara Addis, Matteo Borghesi Alquati, Angela Bortolato, Federico Cornici, Antonio Dalè, Elia Gentili, Katusha Gerardini, Giulia Grieco, Alice Micheletti, Alessandro Nardi e Carlotta Villa. Nelle loro tesi, quattro delle quali sono state premiate con la lode, sono tanti i temi interessanti: i sistemi di valutazione delle startup, la collaborazione tra grandi imprese e startup in una logica di open innovation, gli effetti di rete delle piattaforme digitali, l’integrazione organizzativa di imprese innovative nei casi di M&A, la creatività nei team, l’impatto del metaverso nei settori dell’arte e della moda, la crypto art e la digital fashion, la sostenibilità nel settore della cosmesi, la “compassionate leadership”, la digitalizzazione del piccolo commercio in aree urbane, la trasformazione digitale delle PMI.
«Il punto di forza di questo corso di laurea è che obbligatoriamente devi rimanere aggiornato con i tempi» racconta Elia Gentili, arrivato a Cremona da Aosta per frequentare la magistrale. «Questo corso è in continuo mutamento, è sempre in divenire. Io sto lavorando già da un anno come consulente di una multinazionale che si occupa di trasformazione digitale. Il percorso formativo mi ha indirizzato verso una scelta lavorativa che volevo, devo dire che è stata una scelta ottimale».
Competenze umanistiche, management, innovazione tecnologica. Ma anche la scoperta di una città che ha molto da raccontare. Angela Bortolato non lo sapeva, quando ha scelto Innovazione e imprenditorialità digitale dopo la laurea triennale vicino a casa, a Venezia. «Oggi posso dire che mi porto a casa tanti bei ricordi, grazie ai miei colleghi e ai professori, e anche di aver scoperto una città a misura d’uomo, perfetta per chi vuole formarsi per il proprio futuro».