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Brescia-Bergamo 2023, la prima tesi è in Unicatt

26 ottobre 2021

Brescia-Bergamo 2023, la prima tesi è in Unicatt

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“Dalla Capitale europea della cultura a Capitale italiana della cultura: un’analisi delle edizioni italiane verso Bergamo e Brescia 2023” è stato l’argomento di discussione della tesi di Laurea magistrale di Sara Bianchetti, neodottoressa in Scienze linguistiche, con indirizzo in Management del turismo internazionale.

Un’idea nata poco dopo l’investitura delle due città lombarde a Capitale della cultura italiana 2023 poiché «il desiderio era trattare un argomento inedito, attuale e in qualche modo utile al presente» ha raccontato Sara all’indomani dal raggiungimento dell’importante traguardo presso la sede bresciana dell’Ateneo.

«La parte difficile è stata ovviare al fatto che non vi fosse una bibliografia pregressa da consultare o su cui basarmi. Per questo, d’accordo col relatore, il professor Antonio Vivenzi, e il correlatore, il professor Giorgio Kindinis, ho elaborato un piano di interviste da somministrare a quei sindaci, assessori o project manager che dal 2015, nelle varie città, sono stati referenti dell’evento» spiega Sara.

Nello specifico: nel 2015, anno dell’istituzione del riconoscimento da parte del Ministro Dario Franceschini, sono state Capitali della cultura italiana Siena, Ravenna, Lecce, Perugia e Cagliari. Nel 2016 Mantova, nel 2017 Pistoia, nel 2018 Palermo, nel 2019 nessuna poiché fu Matera ad aggiudicarsi l’ambita elezione a Capitale europea, mentre nel 2020 – con proroga a causa dello stop agli eventi derivato dall’emergenza sanitaria – Parma.

«Nel primo capitolo ho ripercorso le vicende che hanno portato alla nascita dell’iniziativa, sorta nel 2015 come derivazione del bando per Capitale della cultura europea a cui, per l'italia, parteciparono Siena, Ravenna, Lecce, Perugia e Cagliari. Affinché i progetti ideati e il lavoro svolto durante il processo di selezione non andassero persi, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Franceschini istituì l’evento» spiega la neodottoressa.

«Il secondo capitolo è uno studio delle manifestazioni precedenti, che ho analizzato sia da un punto di vista di organizzazione (con la supervisione del prof. Vivenzi, docente di Project management per l'organizzazione di eventi e di spazi turistici) che di comunicazione, col prof. Kindinis, di cui ho seguito il corso in Comunicazione turistica internazionale sui nuovi media».

Al terzo capitolo, infine, il compito di fotografare la situazione attuale, con la città di Parma attualmente in carica, unitamente ad uno sguardo al 2023, grazie alla doppia intervista ai sindaci di Brescia, Emilio del Bono, e di Bergamo, Giorgio Gori.

Dal colloquio coi primi cittadini dei due capoluoghi lombardi è emersa «una forte volontà di crescere e cooperare insieme affinché le due città si pensino come un unico territorio. L’obiettivo dei sindaci è attuare un processo che porti Brescia e Bergamo dalla nota vocazione manifatturiera a città in grado di puntare sulla cultura e sulla dimensione turistica del territorio, investendo sull'insieme dei patrimoni tangibile e intangibile» conclude Sara.

Un articolo di

Bianca Martinelli

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