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Cattolica e Forze di Polizia, si rafforza l’alleanza contro la criminalità

18 febbraio 2021

Cattolica e Forze di Polizia, si rafforza l’alleanza contro la criminalità

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Promuovere iniziative e progetti a sostegno di una sempre più efficace azione di prevenzione e lotta a fenomeni di natura criminale. È l’obiettivo del Protocollo di Intesa tra Università Cattolica e Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale che intensifica e potenzia la collaborazione tra i ricercatori di Transcrime e le Forze di Polizia. I contenuti dell’accordo sono stati presentati giovedì 18 febbraio in un incontro trasmesso online sui canali social dell’Ateneo.

«Tale accordo non è un “numero zero”, ma si colloca all’interno di una collaborazione già avviata e sperimentata con le Forze di Polizia, dandole continuità e ispessendo i legami già in essere, convinti che sostenere la Polizia italiana nella sua azione di prevenzione e contrasto della criminalità sia motivo di vanto per l’intera comunità accademica e un modo speciale per servire il nostro Paese e non solo, alla luce di quanto si diceva sull’internazionalizzazione del crimine», ha detto il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli durante il saluto iniziale. «Anche questo è per noi un modo per contribuire alla ricerca del bene comune, perché, come ha detto Papa Francesco rivolgendosi nel 2018 ai membri dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato: “Quando vengono a mancare la legalità e la sicurezza, sempre sono i più deboli i primi a essere danneggiati, perché hanno meno mezzi per difendersi e provvedere a sé stessi. Ogni ingiustizia infatti colpisce anzitutto i più poveri, e tutti coloro che in vario modo possono dirsi ‘ultimi’.” Forse non si riflette abbastanza su questo punto quando si parla di sicurezza, ma è certamente una ragione in più e una ragione profonda per rinnovare la nostra gratitudine alla Polizia italiana».

Gli scenari relativi al mondo della sicurezza e dei fenomeni criminali sono in continua evoluzione. Pertanto, anche le strategie di contrasto e prevenzione devono essere in grado di rispondere e adattarsi a questi cambiamenti. A questo si aggiunge la necessità da parte delle Forze di Polizia di confrontarsi con una dimensione internazionale. Da un lato, a causa della crescente transnazionalità di attività criminali che nascono o si concludono al di fuori del territorio italiano, è necessario un monitoraggio e una comprensione ampia dei fenomeni anche al di là dei confini nazionali; dall’altro, la conoscenza e il confronto con esperienze e realtà internazionali è cruciale per sviluppare e aggiornare le tecniche di indagine e le strategie di azione. In questo contesto diventa fondamentale la collaborazione tra le Forze di Polizia ed il mondo della ricerca applicata.

«Contrastare le minacce con lo sguardo sempre attento allo scenario internazionale e al futuro», poiché, ha affermato il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza - direttore centrale della Polizia Criminale Vittorio Rizzi, «oggi chi si occupa di sicurezza non può limitarsi ai confini nazionali. I pericoli criminali, come i virus purtroppo, non conoscono barriere. Grazie al dialogo costante con tutte le espressioni della società civile e con le migliori accademie, come l’Università Cattolica del Sacro Cuore, analizziamo l’esistente, intercettiamo i nuovi segnali criminali, interni e internazionali, perché le Forze di Polizia siano preparate e pronte ad affrontarli nel modo più efficace».

Partendo da questa premessa è stato stipulato il Protocollo di Intesa tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale e Transcrime per la promozione di iniziative congiunte in materia di analisi di fenomeni criminali. «Avvertiamo da tempo la necessità di aprici al mondo della ricerca e, soprattutto in questo particolare fase storica, abbiamo bisogno di capire la realtà con ulteriori strumenti e di implementare il nostro bagaglio di conoscenza», ha osservato Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale.

Il Protocollo permetterà un’attiva collaborazione tra il Servizio Analisi Criminale, che rappresenta un polo interforze per il coordinamento informativo anticrimine e per l’analisi strategica sui fenomeni criminali per le Forze di Polizia italiane, e il centro di ricerca interuniversitario Transcrime sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica, in convenzione con “Alma Mater Studiorum ” Università di Bologna e Università degli Studi di Perugia, che opera, invece, nel campo della ricerca sui fenomeni criminali tramite lo sviluppo di analisi e progetti applicati. Secondo il direttore Transcrime Ernesto Savona sono tre le «priorità» di quest’accordo da declinare nel breve, medio e lungo periodo: l’infiltrazione criminale nell’economia legale;  la devianza giovanile e la criminalità informatica. Ecco perché è quanto mai importante intensificare tali forme di collaborazione e favorire la creazione di «piattaforme integrate tra centri di ricerca e polizia» per una più accurata conoscenza della fenomenologia criminale.

Protocollo di Intesa - video

Un articolo di

Katia Biondi

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