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Dalle università un manifesto per lo sviluppo sostenibile

02 ottobre 2023

Dalle università un manifesto per lo sviluppo sostenibile

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Mettere in gioco competenze, proporre idee, condividere esperienze e realizzare progetti in grado di dare un contributo concreto ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) indicati dall’Agenda Onu 2030. È la grande scommessa di University for SDGs, il network di associazioni universitarie nato con l’intento di promuovere i Sustainable development goals, tramite il dialogo costruttivo tra istituzioni, università, aziende e studenti. Un viaggio, quello di University for SDGs, partito nell’ottobre 2022 da Venezia e che, dopo aver fatto tappa lo scorso giugno in Franciacorta nell’anno di Bergamo Brescia capitale della cultura 2023, venerdì 29 settembre è approdato a Palazzo delle Stelline per discutere insieme con le università Cattolica, Statale, Bicocca e Politecnico di “Persone, città e politiche urbane”. Evento quest’ultimo, organizzato con il patrocinio della Commissione Europea, che, oltre a cadere nell’Anno europeo delle competenze, si è inserito tra le iniziative promosse in occasione della European Sustainable Development Week.

«Scuola e università sono in una posizione privilegiata per intavolare un dialogo per il successo della transizione ecologica», ha detto Stefania Nardelli, Information and Communication Officer Rappresentanza Commissione UE a Milano. «Già da anni l’Unione europea ha inserito gli obiettivi sostenibili nei suoi programmi di lavoro: il Next Generation Eu e il Green Deal ne sono una conferma», ha aggiunto.

 

 

 

Roberto Zoboli ha rappresentato l’Università Cattolica, nella veste di ordinario di Politica economica nella Facoltà di Scienze politiche e sociali, prorettore alla Ricerca Scientifica e alla Sostenibilità e direttore dell’Alta Scuola per l’Ambiente (Asa). In una tavola rotonda moderata dalla giornalista Chiara Puglisi, vice caposervizio Sky Tg24, e alla quale hanno preso parte Matteo Colleoni, docente di Sociologia dell’ambiente del territorio e delegato rettorale sostenibilità e mobility management Università di Milano Bicocca, Stefano Bocchi, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee nel Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP) dell’Università degli Studi di Milano, e Giovanni Maria Conti, coordinatore del Knitwear Design Lab - Knitlab nel corso di Studi in Design della Moda al Politecnico di Milano, il professor Zoboli si è soffermato sui temi trattati nella sessione di lavoro coordinata dall’Università Cattolica e dedicata a sostenibilità sociale e benessere. «Stili di vita, modelli di città e modelli di lavoro sono le tre dimensioni prese in esame dal nostro Ateneo, e nascono dal dialogo tra le due Alte Scuole dell’Ateneo, Asa e Asag, Alta Scuola di psicologia Agostino Gemelli», ha spiegato il professor Zoboli. «Le città storicamente sono luoghi in cui si addensano problemi, ma, nello stesso tempo, sono in grado di trovare soluzioni. Così Milano, che ha a che fare con meccanismi di gentrification e dis-integrazione della comunità urbana, può essere il luogo ideale per generare novità. La nostra aspirazione è fare in modo che le nuove generazioni, oltre a essere native digitali, possano diventare in futuro anche native green».

Quattro i tavoli di discussione pomeridiani, ognuno dei quali coordinato dai quattro atenei coinvolti nell’iniziativa insieme a interlocutori aziendali. Per quanto riguarda l’Università Cattolica, sono state le professoresse Emanuela Confalonieri e Ilaria Beretta a coadiuvare gli studenti nel dialogo con un partner aziendale, nello specifico con Intesa Sanpaolo che ha illustrato un innovativo modello di lavoro che sta mettendo a punto.

Fra gli altri temi analizzati, quello di mobilità sostenibile, accessibilità e qualità dello spazio urbano nella città di Milano, affidato all’Università Bicocca. Di università e professioni del futuro si è occupato il tavolo di lavoro di cui si è fatto carico l’Università Statale, mentre è toccato al Politecnico dedicarsi alla moda sostenibile con l’intento di cercare proposte per modelli produttivi virtuosi.

Un fitto pomeriggio di attività, dunque, in cui universitari provenienti da diversi atenei e facoltà, guidati dai loro docenti, hanno potuto dialogare con rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale. La giornata si è conclusa con la stesura di un “manifesto” di proposte, che sarà ufficialmente presentato il 26 ottobre durante la quarta edizione del Forum regionale per lo sviluppo sostenibile. Con la speranza che soprattutto dalle istituzioni possa arrivare un sostanzioso aiuto per la loro concretizzazione.

Un articolo di

Katia Biondi

Katia Biondi

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