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Dentro i palazzi del potere dei Visconti

09 novembre 2021

Dentro i palazzi del potere dei Visconti

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Il potere, nella Milano del 1300, risiedeva tra il Duomo e Piazza Missori. Edifici magnifici dove dimoravano i Visconti, signori di un territorio che arrivò a controllare larga parte dell’Italia del Nord in quello che fu il secolo d’oro del capoluogo lombardo. Oggi di questo “quartiere del potere”, la cosiddetta insula viscontea, restano poche tracce ma grazie al progetto MOBARTECH è possibile rivivere in 3D gli ambienti dove Azzone, Giovanni, arcivescovo di Milano, Luchino, Bernabò e sua moglie Regina della Scala prendevano le loro decisioni.

Giovedì 11 e venerdì 12 novembre Palazzo Reale e Università Cattolica ospitano il convegno “Strategie urbane e rappresentazione del potere, 1277-1385- Milano e le città d’Europa” due giornate di studi sui risultati conseguiti dai ricercatori dell’Ateneo sotto la direzione del docente Marco Rossi e di Serena Romano, professoressa emerita dell'Università di Losanna, promosse dal direttore di Palazzo Reale Domenico Piraina e finanziate da Comune di Milano e Progetto MOBARTECH.

«L’asse fondamentale è quello del rapporto fra spazio della città e forme e funzioni del potere, colto in un preciso frangente storico, cioè nei decenni in cui Milano si trasforma da città comunale in signoria -ha sottolineato il professore Marco Rossi-. Gli studi hanno ormai posto in chiaro il ruolo cruciale delle costruzioni culturali, quelle letterarie e quelle visive, nelle procedure dell’affermazione del potere: dai modi di presentazione del sapere e del retaggio delle conoscenze, di appropriazione dello spazio, di visualizzazione del potere, di strutturazione cerimoniale, in generale della comunicazione, fino alla percezione e auto-percezione di una comunità civica in un quadro storico dato»

Il lavoro svolto per il progetto MOBARTECH ha permesso di scoprire in quale modo la città medievale sia stata gradualmente occupata dai palazzi dei Visconti per quasi un sesto della sua estensione: una città dentro la città, a partire dal polo presso la Cattedrale con i palazzi del signore e dell’arcivescovo, fino a Porta Romana e alle residenze di Bernabò Visconti e Regina Della Scala. L’immagine di Milano, nel convegno, verrà messa a confronto con molti altri casi nell’Italia e nell’Europa del Trecento: da Padova a Verona a Venezia, ma fino alla Toscana e a Roma, e poi da Parigi a Vienna, da Avignone a Praga, i relatori al convegno faranno rivivere la fastosa civiltà gotica e signorile.

Le ricerche sul Palazzo Reale hanno voluto rendere giustizia all’importanza di questo monumento, che nella Milano di oggi ha acquistato grande rilevanza come spazio espositivo ma è e rimane un grande edificio storico, che testimonia con la sua esistenza un avvicendarsi di fasi storiche, da quella medievale, a quella rinascimentale, a quella neoclassica.

Le ricerche sul Palazzo Arcivescovile hanno invece portato alla luce nuovi affreschi trecenteschi nell’originario grande salone di Giovanni Visconti, raffiguranti le storie della fondazione di Roma, che sono stati adeguatamente restaurati e studiati. Purtroppo non visitabili, perché conservati nei sottotetti, costituiscono una testimonianza estremamente importante della decorazione che doveva qualificare in modo splendido i palazzi viscontei.

La locandina dell'evento

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Redazione

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