Web reportage | Santa Sede

Leone XIV, cronaca e attese di un inizio

06 giugno 2025

Leone XIV, cronaca e attese di un inizio

Condividi su:

Eletto l’8 maggio scorso, al termine di un Conclave durato poco più di ventiquattr’ore, nel primo mese del suo pontificato Leone XIV ha già fatto emergere le linee portanti di un magistero che, nel confermare pienamente la continuità apostolica con il predecessore, lascia intuire sviluppi originali. Papa Prevost raccoglie da Francesco un’eredità impegnativa sul fronte delle grandi emergenze del nostro tempo (la guerra, i problemi sociali, la crisi climatica) e, non diversamente da Francesco, insiste sull’urgenza della questione educativa, nel solco di una tradizione che risale a sant’Agostino e che si concretizza nell’impegno missionario della Chiesa del XXI secolo. A partire da questi temi, da sempre centrali nella riflessione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in questo web reportage alcune figure autorevoli dell’Ateneo si soffermano sugli aspetti più rilevanti del profilo del nuovo pontefice.

Per Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale di Ateneo, «durante il Conclave, che molti immaginavano un momento di tensione, forse anche di contrasto, abbiamo visto come lo Spirito Santo ha guidato ha guidato non solo i cardinali elettori, ma un po' tutta la Chiesa a predisporsi nel modo migliore per accogliere questo pontefice che è stato immediatamente percepito come la persona giusta per questo momento. Una persona mite, umile, capace però di interagire in modo profondo con la realtà ecclesiale e non solo».

Un articolo di

Redazione

Redazione

Condividi su:


«Una persona – aggiunge Giuliodori – che vanta una storia molto ricca sia dal punto di vista umano che di ministero ecclesiale: i venti anni di missione in un territorio complesso, il suo essere a capo del Dicastero dei vescovi, uno dei più importanti nella vita della Chiesa, la guida per dodici anni di una congregazione importante come quella degli Agostiniani. Un uomo che nei suoi primi passi ha fatto giungere già un messaggio di incoraggiamento ma anche di concordia, di cammino unitario e di servizio appassionato alla Chiesa».

L’immagine del cammino è al centro della riflessione della professoressa Simona Beretta, Direttrice del Centro di Ateneo per la Dottrina Sociale della Chiesa: «Il messaggio Urbi et Orbi di Leone XIV ripropone in molti modi l’immagine del camminare insieme, senza paura, con fiducia, certi di essere in ottima compagnia: "Hanno scelto me, per camminare insieme a voi come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo”».

Un Leone per la Chiesa (S. Beretta)

Inoltre, nel dirsi "Figlio di Agostino, agostiniano" secondo la professoressa Beretta «è indicato cosa significa davvero carisma e istituzione nell’esperienza di chi appartiene a Cristo, di chi è stato chiamato ed è stato mandato a dare la bella notizia a tutti. Anche la parola “missione” ci è stata ripetutamente suggerita dal nuovo papa».

«Le prime parole di Leone XIV – spiega il professor Agostino Giovagnoli, docente emerito di Storia contemporanea - ricordano che il cristiano deve privilegiare il punto di vista dell’uomo, a partire dai più fragili e dagli ultimi. Vedremo nei prossimi mesi e nei prossimi anni come il papa declinerà questo primato dell’uomo nell’approccio alle grandi questioni del mondo contemporaneo, ma è lecito sperare che anche il nostro Ateneo possa sostenere la sua fatica portando un contributo in questa direzione». 

Con Leone XIV nella sfida del cambiamento d’epoca (A. Giovagnoli)

«Un nuovo pontificato – aggiunge Giovagnoli - contiene sempre la sfida di un nuovo inizio per tutti e in particolare per un Ateneo che si definisce con l’impegnativo termine di cattolico. Dai primi interventi di Leone XIV viene in particolare l’input a guardare con maggiore attenzione e a comprendere in modo più profondo il “cambiamento d’epoca” in cui siamo immersi. Il riferimento all’intelligenza artificiale è eloquente. Ma non può trattarsi di uno sguardo neutro».

E proprio il tema dell’intelligenza artificiale si preannuncia uno dei temi chiavi del nuovo pontificato: «Tre indizi fanno una prova – ricorda don Luca Peyron, docente di Teologia dell’Università Cattolica - Leone XIV sarà un papa che si occuperà e non poco di tecnologia ed in particolare di intelligenza artificiale. Lo si può dire non per vaticinio, ma perché lui stesso, nelle pochissime parole che ha già consegnato alla storia, ne ha fatto insistito riferimento. Lo ha fatto parlando ai cardinali che lo hanno eletto nella sala nuova del sinodo, lo ha fatto il giorno dopo parlando agli operatori dei media. Ma soprattutto lo ha fatto scegliendo il nome Leone XIV, uno dei pochi dati certi che possediamo. E non è un dato da poco perché la scelta non è mai legata ad un vezzo, ma è quasi il titolo della prima enciclica programmatica di un pontefice».

Proprio sentendomi chiamato a proseguire in questa scia, ho pensato di prendere il nome di Leone XIV. Diverse sono le ragioni, però principalmente perché il Papa Leone XIII, infatti, con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro
Papa Leone XIV

«La metamorfosi digitale ed il suo impatto sulla società, sull’essere umano e sul suo/nostro essere amministratori del creato attraverso il lavoro – prosegue Peyron - saranno al centro del pontificato di Robert Prevost o per meglio dire ruoteranno all’unico centro autentico e perenne che è Cristo stesso con una meta ben precisa: la giustizia e la pace.

Leone XIV e le sfide dell’intelligenza artificiale (L. Peyron)

Già il Magistero di Francesco aveva individuato nell’intelligenza artificiale e nelle tecnologie emergenti un fattore decisivo rispetto a questi due temi. Leone XIV si metterà in continuità piena con il suo predecessore, consapevole da buon agostiniano della differenza tra fede e ragione, tra pastorale e scienza, tra accademia e rivelazione».

«Sarà entusiasmante per il nostro Ateneo e non solo – conclude Peyron - continuare ad essere partecipi di un processo culturale importante, fedeli alla nostra tradizione ed ai nostri fondatori. In dialogo ancora più costante e serrato con i nostri studenti, con i ricercatori ed i docenti più giovani, in quella comunione tra antiqua et nova che è nel nostro dna».

Messaggio dell’Università Cattolica per l’elezione di Papa Leone XIV

E, proprio in questo solco, si colloca il messaggio che l’Università Cattolica del Sacro Cuore, attraverso la Rettrice Elena Beccalli, il giorno dell’elezione, ha inviato a Papa Leone XIV: «Possa il Suo Pontificato essere segno di speranza nel mondo, di unità nella Chiesa e di pace tra le nazioni».

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti