Eletto l’8 maggio scorso, al termine di un Conclave durato poco più di ventiquattr’ore, nel primo mese del suo pontificato Leone XIV ha già fatto emergere le linee portanti di un magistero che, nel confermare pienamente la continuità apostolica con il predecessore, lascia intuire sviluppi originali. Papa Prevost raccoglie da Francesco un’eredità impegnativa sul fronte delle grandi emergenze del nostro tempo (la guerra, i problemi sociali, la crisi climatica) e, non diversamente da Francesco, insiste sull’urgenza della questione educativa, nel solco di una tradizione che risale a sant’Agostino e che si concretizza nell’impegno missionario della Chiesa del XXI secolo. A partire da questi temi, da sempre centrali nella riflessione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in questo web reportage alcune figure autorevoli dell’Ateneo si soffermano sugli aspetti più rilevanti del profilo del nuovo pontefice.
Per Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale di Ateneo, «durante il Conclave, che molti immaginavano un momento di tensione, forse anche di contrasto, abbiamo visto come lo Spirito Santo ha guidato ha guidato non solo i cardinali elettori, ma un po' tutta la Chiesa a predisporsi nel modo migliore per accogliere questo pontefice che è stato immediatamente percepito come la persona giusta per questo momento. Una persona mite, umile, capace però di interagire in modo profondo con la realtà ecclesiale e non solo».