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Emotioneering, un viaggio nelle emozioni, il compasso della nostra vita

07 marzo 2024

Emotioneering, un viaggio nelle emozioni, il compasso della nostra vita

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C’è chi vive le emozioni più forti grazie all’arte, chi attraverso il design, chi quando hanno a che fare con la scienza o la tecnologia, e chi trova emozioni sempre nuove grazie alla musica, che sia quella nata dal genio di Bach o l’ultima hit di Sanremo. «Quando scrivo musica non uso uno strumento, perché rischierei di accontentarmi di ciò che la mano ha prodotto» racconta il maestro Peppe Vessicchio, compositore e direttore d’orchestra, durante “Emotioneering”, il convegno che ha indagato i modi con i quali le emozioni si relazionano con la tecnologia, il design, l’arte e la progettazione di ambienti e di prodotti, influendo su questi ambiti. «Preferisco creare musica chiarendo ciò che voglio dentro la mia testa» continua il maestro Vessicchio. «Anche a costo di allungare notevolmente i tempi di scrittura, è il modo migliore per fare sì che le mani non prendano il sopravvento sulle mie reali intenzioni. Perché le mani lavorano in maniera procedurale, vanno a fare ciò che già conoscono».

 

“Emotioneering” è un viaggio nelle emozioni, tra scienza, tecnologia, arte e design. Così il dialogo di Peppe Vessicchio con Carlo Galimberti, ordinario di Psicologia sociale della comunicazione e membro del comitato direttivo del Centro studi e ricerche di Psicologia della comunicazione (PsiCom), è preceduto dalla musica della talentuosa pianista 17enne Monica Zhang. Dopo i saluti, il convegno è stato aperto da Antonio Camurri, docente all’Università di Genova, con una proposta per «attraversare i confini» delle emozioni grazie alla sua grande esperienza nella terra di mezzo tra l’arte, il design e la tecnologia. Nella tavola rotonda condotta da Andrea Gaggioli, direttore di PsiCom e del master internazionale in User Experience Psychology, insieme a Lucio Lamberti, professore al Politecnico di Milano, sono state analizzate le sfide e le opportunità che le emozioni offrono nel mondo del design e dell’innovazione tecnologica. Insieme a loro, Venanzio Arquilla, docente al Politecnico di Milano, Alice Chirico, ricercatore all’Università Cattolica e Andrea D’Acunto, partner di EY. 

«Abbiamo ideato questo evento per promuovere una comunità di pratiche finalizzata allo sviluppo di soluzioni innovative e di nuove sinergie tra il mondo della ricerca, del design e dell’innovazione» spiega il professor Gaggioli. «L’intento è il superamento dell’attuale paradigma tecno-centrico, ristabilendo il valore centrale dell’esperienza umana nel guidare la trasformazione digitale. Un’idea di futuro in cui i concetti di significato, benessere e bellezza diventino il cuore pulsante dell’innovazione tecnologica, con un impatto positivo sulla vita delle persone e un’attenzione alla sostenibilità ambientale».

 

In questo senso, il primo obiettivo è già stato raggiunto. «Questo incontro si inserisce nell’ambito del progetto di rilevante interesse per l’ateneo “Cambiamento o trasformazione? Conoscere, comunicare e trascendere nell’era digitale. Per un nuovo umanesimo” che mira a ridefinire alcuni concetti che siamo soliti associare a significati che stanno profondamente cambiando, sull’onda delle innovazioni tecnologiche» spiega Marco Rizzi, direttore del Dipartimento di Scienze religiose. «Attraverso il dialogo tra ricercatori di discipline anche molto diverse, dalla matematica alla filosofia, dalla medicina alle ricerche sociologiche, cerchiamo di analizzare e di interpretare questo cambiamento».

Dopo il simposio guidato da Antonella Marchetti, direttore del Dipartimento di Psicologia, sul tema “Emozioni tra Neuroscienze, Arte e Robotica” con Martina Ardizzi, professore all’Università degli Studi di Parma, insieme alle docenti dell’Università Cattolica Cinzia Di Dio e Gabriella Gilli, il simposio condotto dalla professoressa Stefania Balzarotti si è concentrato su “Le emozioni positive nel design di oggetti di uso quotidiano”, con Federica Biassoni, Manuela Mistri e Paolo Righetti, fondatore di Upper West Architects. La relazione su “Emozioni e realtà virtuale” di Francesco Ferrise, docente al Politecnico di Milano, ha concluso questo primo appuntamento. «Abbiamo fortemente voluto creare un dialogo per stabilire ponti tra discipline diverse» chiosa il professor Gaggioli. «Le emozioni sono il compasso della nostra vita, ci guidano nei nostri comportamenti e sono una componente fondamentale del benessere mentale».

 

Un articolo di

Francesco Berlucchi

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