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Foa, una lectio su fascino e insidie dei media digitali

22 febbraio 2022

Foa, una lectio su fascino e insidie dei media digitali

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Sotto la mole di dati e informazioni resi accessibili dalla digitalizzazione, la realtà è sempre meno percepibile. Riprendendo il teologo e filosofo Byung Chul Han e il suo Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale, il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli ha ribadito l’esigenza di reinterpretare il reale e di ristrutturare il mondo della comunicazione. «C’è bisogno di recuperare attendibilità e ragionevolezza e in questo sono interpellati anche le istituzioni, le persone e i vari soggetti del mondo dell’informazione». 

Così il Rettore ha aperto l’open lecture “Fascino e insidie dei media digitali. Conosciamo davvero il mondo in cui viviamo?” di Marcello Foa, giornalista e già presidente RAI, martedì 22 febbraio nel campus milanese dell’Ateneo.

Ha colto la sollecitazione Marcello Foa per il quale «essere informati è l’ultimo problema che abbiamo oggi avendo a disposizione il mainstream, i media digitali, testate alternative e social media». E il clima che si respira è quello della sfiducia, infatti, le persone credono sempre meno sia ai media sia alle istituzioni. «Viviamo nell’era dell’incertezza dell’informazione, nonostante dovrebbe essere il contrario. Le fake news sono solo un problema dentro un problema molto più complesso» che si manifesta nell’odierna cosiddetta guerra asimmetrica o guerra ibrida di cui i media sono responsabili.
 

Foa, che per diversi anni è stato anche docente in Cattolica, con la sua open lecture ha aperto, così, un ciclo di master class che guiderà lui stesso, promosso dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Ateneo, e rivolto agli studenti dei master in Fare Tv, Fare Radio, Management dell’immagine, del cinema e dell’audiovisivo e Giornalismo.

Le lezioni che seguiranno fino ad aprile approfondiranno diverse tematiche a partire dalla radiofonia pubblica a livello nazionale e dalla sfida della digitalizzazione e a livello europeo.
Anche la qualità del giornalismo sarà messa a tema nelle lezioni rivolte agli studenti proponendo in particolare un approfondimento sulle minacce “invisibili” che ne erodono la credibilità. 

Si parlerà poi della televisione, dei punti di forza e delle criticità del servizio pubblico italiano e internazionale, con un affondo sulle problematiche poste dalle piattaforme come Amazon tv, Netflix, Disney Channel. Infine, sarà messo a tema il ruolo delle immagini che accompagnano ormai sempre la parola scritta e che è decisivo sia nell’intrattenimento sia nella comunicazione politica con implicazioni enormi sulla società e sulle nostre facoltà cognitive. 

Ha contribuito al dibattito Fausto Colombo, direttore del dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo, che ha ricordato l’impegno costante dell’Università nella formazione di una coscienza critica e della responsabilità personale come base di ogni professione. Ha concluso la direttrice di Almed, Mariagrazia Fanchi, a ricordare l’attenzione che l’Alta Scuola ha sempre dedicato all’evoluzione del dibattito della vita pubblica del nostro Paese con sguardo sempre rivolto all’internazionale.
 

Un articolo di

Emanuela Gazzotti

Emanuela Gazzotti

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