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I cento anni di Lina, staffetta partigiana

22 dicembre 2023

I cento anni di Lina, staffetta partigiana

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Un traguardo davvero speciale quello raggiunto il 16 dicembre da Lina Monchieri Tridenti festeggiato nello splendido salone Vanvitelliano di palazzo Loggia. Un pomeriggio commovente organizzato dal Comune di Brescia con l'Anpi, l'Associazione Donne R-esistenti di Venezia e la Fondazione Calzari Trebeschi perché lei «non è stata solo una maestra, ma una testimone dell’antifascismo» come ha precisato il vicesindaco di Brescia Federico Manzoni.

Lina è stata infatti tra le protagoniste della Resistenza vicentina -nota come “la piccola dei Berici” – valori di pace e giustizia che ha tramandato alle giovani generazioni a cui ha insegnato dopo la laurea in Magistero conseguita all’Università Cattolica nel 1969. 

Durante la cerimonia sono stati ripercorsi alcuni aspetti degli anni da staffetta partigiana di Lina, una donna che ha vissuto con una taglia di duecentomila lire sulla sua testa: il cambiamento del fratello, che passa dall'iniziale entusiasmo prima di partire per la Russia alla scoperta dell'orrore della guerra che lo porta a scegliere la clandestinità; ma anche il doversi guardare dai suoi stessi compaesani che potevano essere attratti dalla cifra promessa in cambio della sua cattura. E poi la fine della guerra, accolta da un misto di «delusione e rabbia.

Lo scritto scelto da Livia Cadei, Daria Gabusi e Pierangelo Goffi, pubblicato da Scholé -Editrice Morcelliana, «più che la drammaticità e la disumanità della guerra, esalta il valore dell’amicizia, della fratellanza, della solidarietà, della pietas; sentimenti essenziali allora come oggi, soprattutto oggi, per generare nelle nostre coscienze un modo di concepire il mondo nel quale non può esistere l’indifferenza verso l’altro. Ed è un testo nel quale primeggia la figura di un sacerdote, don Pascoli, nipote del grande poeta, che, scrive Lina, ha avuto il coraggio della ribellione alla violenza, sottolineando poi il valore etico e morale di quella scelta».

In Appendice troviamo anche una nota biografica riguardante il suo compagno di vita, Lino Monchieri, che con lei ha condiviso la passione educativa, rivolta prevalentemente ai giovani, espressa sia nell’impegno personale - a livello civile e sociale - sia in una produzione letteraria versatile, finalizzati alla trasmissione di un “credo” universale basato sui principi universalistici di fratellanza e di pace.

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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