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Il Burundi di ieri e oggi nel “corto” di Irene

28 giugno 2022

Il Burundi di ieri e oggi nel “corto” di Irene

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Nel 2006, all’età di 6 anni, ha vissuto per quattro mesi a Bujumbura, capitale della Provincia di Bujumbura Mairie. Poi il ritorno, nel 2013 a 14 anni, per un altro mese.

E così, quando si è trattato di selezionare un tema per la propria tesi di laurea triennale, non ha avuto dubbi: è tornata in quella cittadina sul Lago Tanganica nota per essere la più grande città del Paese, centro economico e delle comunicazioni, con una popolazione di circa un milione di abitanti.

È la storia di Irene Paletti, studentessa al terzo anno di Dams e autrice di un documentario che apre alcuni spaccati sull’attualità e la vita degli abitanti dei quartieri più a nord, quelli da lei conosciuti e all’epoca tra i più colpiti dalla guerra.

«Le mie prime esperienze in Africa le devo a mia madre. Mi portò con sé quando partì come medico volontario per portare e somministrare vaccini. Fu poi tra le fondatrici di Parmalimenta, associazione che favorisce progetti di sviluppo delle filiere agroalimentari della popolazione burundese».

Proprio grazie al contatto con l’associazione parmense Irene ha quindi avuto modo di organizzare la logistica dell’itinerario e del lavoro.

Venti giorni di riprese in loco, immergendosi nell’atmosfera locale e intervistando abitanti, persone comuni e cariche istituzionali. Compagni di viaggio, tanto in quest’impresa quanto sui banchi del Dams, sono stati Francesco Belisario (direttore della fotografia) e Simone Ligabò (operatore video).

«Tra le testimonianze raccolte ci sono quelle di una coltivatrice, dei venditori che lavorano nei mercati, alcuni artisti di strada, Caterina Iametti Console onorario italiano in Burundi e alcuni nostri “colleghi” del posto: videomaker e fotografi che recentemente hanno fondato una casa di produzione» anticipa Irene.

«È stato interessante osservare la differenza tra i miei ricordi di bambina e la realtà attuale».

Il tutto sarà ultimato con le fasi di montaggio entro dicembre, in vista della discussione della tesi di cui è relatore il prof. di regia audiovisiva Graziano Chiscuzzu.

Un articolo di

Bianca Martinelli

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