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L’arte contemporanea interpreta la sovrabbondanza di contenuti

03 marzo 2023

L’arte contemporanea interpreta la sovrabbondanza di contenuti

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C’è tempo fino al 30 marzo per visitare la mostra con le opere degli artisti contemporanei Angelo Accardi, Francesco De Molfetta e Vincenzo Marsiglia che, al Museo Diocesano di Brescia, espongono le installazioni “Icarus's Dream”, “Smaila”, “Unritrattoperunirci” e “Vanity Star”.

Un ragionamento corale sul concetto di “infodemia”, ossia il fenomeno dilagante per cui l’informazione nata dal basso ma non opportunamente contestualizzata, favorisce la diffusione di una narrazione errata, distorta o semplicistica della realtà.

L’allestimento bresciano - curato dagli studenti del DAMS Mariavittoria Castellani, Anita Papa, Marco Tariello - è uno dei tasselli che compongono la mostra collettiva MIPS Mega Informazione per Secondo. Tra infodemia e infosofia, che raduna i lavori di diciotto artisti contemporanei nelle cinque sedi dell’Ateneo (Milano, Brescia, Piacenza, Cremona e Roma) all’interno dell’iniziativa annuale Itinerari di Arte e Spiritualità della Cattolica.

Per l’edizione 2023 il lavoro degli studenti-curatori ha esplorato il trait d’union tra nuove tecnologie e informazione. Il titolo della mostra è infatti un riferimento all’unità di misura della velocità con cui un computer processa le informazioni: MIPS (Million Instructions per Second). 

È stata sviluppata la riflessione sul modo in cui l’interazione con le immagini e le informazioni è cambiato radicalmente dopo l’avvento dei social media, i meccanismi di condivisione e viralità dei contenuti mediali.

Nella scultura “Icarus’s Dream” Accardi accomuna l’uomo e lo struzzo per via del fatto che nessuno dei due è in grado di volare. L’artista indaga la condizione umana che anela ad elevarsi e sfidare i suoi limiti ma anche la funzione demiurgica dell’artista che corre il rischio dell’omologazione a causa della fonte comune alla quale ogni autore attinge. Il visore da cui lo struzzo (noi) filtra la realtà lo espone a un flusso di informazioni e immagini incontrollate. 

Nell’opera di Marsiglia il visitatore si pone di fronte allo specchio polarizzato per riflettere la propria immagine in modo reale, ma al tempo stesso, il sistema elabora digitalmente il riflesso di chi interagisce generando una sagoma nera.

De Molfetta isola dal contesto originario i simboli del contemporaneo. Così la scultura “Smaila”, con l’immediatezza degli emoticons, riflette sul nostro rapporto con le immagini e le informazioni, ragionando sul capovolgimento tra soggetto ed oggetto dell’azione.

Itinerari di Arte e Spiritualità della Cattolica dal 2017 ogni anno dà vita a una esposizione di arte contemporanea, coinvolgendo come curatori gli studenti dell’Ateneo, grazie alla sinergia tra il Centro Pastorale, coordinato da Padre Enzo Viscardi, e il Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte, con le professoresse Elena Di Raddo, Bianca Trevisan e Michela Valotti.

Un articolo di

Bianca Martinelli

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