Nell’editoria italiana il 33% dei diritti di pubblicazione venduti all’estero riguarda libri per ragazzi. L’editoria per bambini e adolescenti è infatti il genere italiano più apprezzato nel mondo, superando narrativa e saggistica. Anche grazie alla vastità del mercato e all’enorme mole di libri pubblicati ogni anno, la vendita di diritti all’estero rimane uno degli obiettivi più ambiti da autori, editori e agenti e, parallelamente, un possibile sbocco lavorativo per chi ama i libri, le lingue e desidera portare la cultura italiana nel mondo.
Ma «vendere un libro all’estero è uno dei lavori più difficili per un’agenzia letteraria; è un lavoro lungo anche anni e richiede una grande preparazione; inoltre, per poter superare i confini nazionali un libro deve riuscire ad avere successo prima di tutto in Italia».
A dirlo è Alice Fornasetti, agente letteraria per Grandi&Associati ed ex senior editor della storica collana “Il Battello a Vapore”, durante l’evento organizzato dai Master Professione Editoria e BookTelling dell’Università Cattolica, diretti dal prof. Edoardo Barbieri, “Oltre confine. Editoria per ragazzi e internazionalizzazione”, che si è tenuto mercoledì 23 marzo nella suggestiva cornice della Bologna Children’s Book Fair.
Accanto a lei è intervenuta nel dibattito moderato da Paola Di Giampaolo, responsabile della progettazione e coordinamento dei Master, anche Arianna Squilloni, che in Spagna ha fondato "A buen paso", piccolissima casa editrice specializzata in “libri molto illustrati per bambini ed altre persone curiose”.
Secondo Arianna Squilloni, anche la lingua di partenza è importante. Ad esempio, «pubblicare libri in spagnolo rende il libro già internazionale» perché potenzialmente vendibile, oltre che in Spagna, anche in America Latina e negli Stati Uniti, in cui le biblioteche in particolare «comprano tantissimi libri in spagnolo».
Che sia o meno necessaria una traduzione, è essenziale controllare i testi anche in relazione al paese in cui verrà esportato il libro. Basti pensare, per tornare all’esempio dello spagnolo, alle sue numerose varianti regionali: alcune parole perfettamente lecite in Spagna sono vere parolacce in Sudamerica. La presenza di un solo errore di questo tipo mette a repentaglio la distribuzione stessa dell’opera, e il tutto assume una particolare gravità nel caso di libri per ragazzi.
L’incontro, primo appuntamento del 2022 del ciclo “Editoria in progress”, è stato anche l’occasione per ipotizzare quali saranno i generi, all’interno del settore, destinati a crescere. Per Alice Fornasetti il desiderio di avventura e di “altri mondi” porterà a una crescita ulteriore del fantasy, mentre per Arianna Squilloni ampi spazi di crescita si prospettano per la non fiction, soprattutto per una non fiction che offra punti di vista innovativi, che si allontani dall’approccio didascalico che spesso è stato adottato nei libri per ragazzi del passato.
Il secondo incontro del ciclo di Editoria in progress 2022 si terrà martedì 12 aprile alle 13.30. Dal titolo “Editoria per il lavoro. Tra innovazione e servizio”, focalizzerà l’attenzione sull’editoria professionale, un settore spesso poco conosciuto, eppure ampio, dinamico e innovativo, che si muove tra carta e digitale e offre numerose opportunità di lavoro per giovani professionisti.
L’incontro sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube “Il canale dei libri” del C.R.E.L.E.B e sul profilo Facebook dei Master Professione Editoria e Booktelling.