NEWS | Scienze agrarie, alimentari e ambientali

Alla Fao con la Cattolica: quando i giovani coltivano sostenibilità

04 novembre 2025

Alla Fao con la Cattolica: quando i giovani coltivano sostenibilità

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Giovani, curiosi, motivati: sono gli studenti e i ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che, per quattro giorni, hanno vissuto da protagonisti l’esperienza del World Food Forum 2025, il grande evento internazionale organizzato dalla FAO per discutere il futuro dell’agricoltura e dei sistemi alimentari globali.

La delegazione della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali era composta dagli studenti Pietro Filippi e Nicole Natalie, iscritti alla laurea magistrale in Food Processing: Innovation and Tradition, dallo studente Federico Ulüturk del corso in Sustainable Viticulture and Enology, e dalla ricercatrice Juliet Ainomugisha, impegnata nei progetti di ricerca del Laboratorio Agri-Food Lab. A coordinare il gruppo, i docenti Luigi Lucini, Riccardo Negrini, Elena Castellari e Ilaria Negri, da anni impegnati nella formazione di professionisti capaci di coniugare innovazione e sostenibilità nel settore agroalimentare.

Il forum, ospitato nella sede centrale della FAO a Roma, ha offerto decine di panel e incontri su temi chiave come la sicurezza alimentare, la nutrizione, la produzione sostenibile e le politiche per contrastare la fame nel mondo. Per i giovani partecipanti, è stata un’occasione unica per immergersi in un contesto dove la ricerca accademica incontra le strategie globali e dove le idee possono trasformarsi in soluzioni concrete.

Tra i momenti più significativi, gli incontri dedicati all’innovazione tecnologica applicata all’agroalimentare: dalle nuove biotecnologie alla digitalizzazione dei processi produttivi, fino all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per monitorare le colture e ottimizzare le risorse naturali. L’attenzione, però, non è stata solo rivolta alla tecnologia: grande spazio è stato riservato al ruolo dei giovani, riconosciuti dalla FAO come attori centrali del cambiamento e destinatari di investimenti mirati a costruire sistemi alimentari più equi, inclusivi e resilienti.

Durante le giornate di lavori, gli studenti dell’Università Cattolica hanno avuto l’opportunità di dialogare con fondatori di startup internazionali, esperti di sviluppo sostenibile e rappresentanti di organizzazioni non governative, condividendo riflessioni e spunti di ricerca anche nell’ambito delle “Sfide impossibili” promosse dalla Convenzione Agri-Food Lab dell’Ateneo.

«La partecipazione al World Food Forum è stata un’esperienza di grande valore formativo e umano» sottolineano i docenti accompagnatori. «I temi affrontati, dalla sicurezza alimentare alla tutela dell’ambiente, sono oggi più che mai cruciali per il nostro futuro collettivo. Vedere i nostri studenti confrontarsi in un contesto internazionale, dove l’innovazione dialoga con le politiche globali, dimostra quanto sia importante formare una nuova generazione di professionisti consapevoli e responsabili».

Un'esperienza, quella vissuta a Roma, che ha rafforzato nei giovani partecipanti la convinzione che il futuro dell’alimentazione sostenibile si costruisce non solo nei laboratori o nelle aule universitarie, ma anche nei luoghi dove si decide il destino dei sistemi agricoli mondiali. E che proprio da esperienze come questa nasce la consapevolezza di poter contribuire, con competenza e passione, a un mondo più giusto e sostenibile.

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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