Un ponte tra scienza, coscienza e solidarietà

Un momento di riflessione sui valori etici e professionali che guidano l'attività medica, con un focus particolare sulla solidarietà e sulla carità quali elementi imprescindibili all’interno del percorso formativo: è stato questo il cuore dell'incontro promosso dal Centro Pastorale dell’Università Cattolica, dal titolo “In scienza e coscienza”, che si è tenuto lo scorso 22 luglio al Policlinico Gemelli con i Medici in formazione specialistica della Facoltà di Medicina e chirurgia, moderato da don Paolo Bonini e don Alessandro Mantini, Assistenti pastorali, referenti per le Scuole di Specializzazione.

L’evento è stato aperto dal Professor Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, che ha sottolineato l'importanza della concretezza nella realizzazione dei percorsi di solidarietà e di carità e ha evidenziato come sia fondamentale vivere i valori cattolici ispiratori dell'Ateneo all'interno dell'attività assistenziale sanitaria quotidiana, ribadendo come la formazione dei giovani medici non possa prescindere dall'integrazione e dalla sequela di questi principi nella nostra Università e nel nostro Policlinico. Le sue parole hanno risuonato profondamente tra gli specializzandi e i docenti presenti, testimoniando l'impegno concreto della Facoltà nel promuovere un approccio umano e solidale, oltreché scientifico, alla medicina e alla dimensione formativa.

Successivamente, il Professor Massimo Antonelli, Ordinario di Anestesiologia e delegato di Facoltà per le Scuole di Specializzazione, ha introdotto il tema centrale dell'incontro: l'etica della professione medica. Egli ha delineato le sfide etiche che i medici affrontano quotidianamente, invitando i giovani specializzandi a riflettere sul ruolo della coscienza nel loro percorso professionale.

È seguita quindi la relazione del Professor Giuseppe Zampino, Associato di Pediatria generale e specialistica, che ha toccato temi essenziali come il donarsi agli altri, riconoscere il dono della vita e andare oltre se stessi. Il Professor Zampino ha condiviso esperienze personali e professionali, illustrando come l'altruismo e la consapevolezza del valore della vita possano arricchire la pratica medica. Le sue parole hanno ispirato gli specializzandi a riflettere sul senso profondo della loro vocazione medica, incoraggiandoli a cercare sempre il bene del paziente, anche nelle condizioni più complesse e di maggiore sofferenza, vivendo sempre nell’empatia il rapporto con il paziente e con le famiglie e riuscendo a “superare se stessi per servire valori più alti, senza riportare tutto a sé”.

Un momento di particolare rilievo è stata poi la presentazione del progetto "Allamano Makiungu Hospital" da parte degli specializzandi della Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione: i Dottori Delle Cese, D'Amore e Polisca hanno condiviso le loro esperienze assistenziali in Tanzania, illustrando come questa opportunità abbia permesso loro di comprendere e contestualizzare il concetto di beni necessari nella realtà odierna. Le loro testimonianze hanno mostrato il valore inestimabile di un'esperienza formativa che va oltre le mura del policlinico, abbracciando una dimensione globale di cura e solidarietà in realtà territoriali e sociali in difficoltà. Gli specializzandi hanno raccontato le sfide affrontate in un contesto sanitario diverso dal nostro, mettendo in luce l'importanza della resilienza e dell'adattabilità. La loro narrazione ha enfatizzato come l'esperienza in Tanzania abbia arricchito non solo le loro competenze mediche, ma anche la loro crescita personale, insegnando loro il vero significato di solidarietà e del servizio.

Don Paolo Bonini e Don Alessandro Mantini hanno evidenziato poi come questo incontro rappresenti l'inizio di un cammino e di un percorso di accompagnamento per gli specializzandi, destinato a realizzarsi anche all'interno delle singole Scuole, un accompagnamento che non si limiti agli aspetti tecnici della professione, ma che abbracci le dimensioni etiche, umane e spirituali della dimensione di cura. Un percorso di crescita che coinvolgerà l'intera comunità accademica, promuovendo un ambiente di solidarietà e di sostegno reciproco.

Tra i presenti anche alcuni professori e direttori di Scuola, quali il Professor Gabriele Sani, Ordinario di Psichiatria, il Professor Giovanni Addolorato, Associato di Medicina Interna, il Professor Alfredo Pontecorvi, Direttore della Scuola di Specializzazione di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, e la Professoressa Antonietta Gambacorta, Direttrice della Scuola di Specializzazione di Radioterapia.

Questo momento formativo ha costituito quindi l’incontro di lancio di un percorso programmatico che avrà inizio a Novembre con l’accoglienza dei nuovi specializzandi e procederà con altri due incontri formativi nel corso dell’anno, arricchiti da momenti di risonanza, di condivisione e programmazione all’interno delle singole Scuole, per sviluppare nel tempo nuove progettualità.  

La presenza di numerosi specializzandi e docenti all'incontro ha testimoniato l'importanza di questo evento per la comunità universitaria e ospedaliera. La partecipazione attiva e l'interesse dimostrato dai presenti sono stati indicativi di un desiderio condiviso di crescita e miglioramento continuo, sia a livello professionale che personale e spirituale. L'incontro ha offerto un'opportunità preziosa per discutere e riflettere insieme sui valori che dovrebbero guidare la pratica medica, rafforzando il legame tra scienza e coscienza. In attesa del prossimo incontro e, soprattutto, all’inizio di questo cammino, da realizzarsi giorno dopo giorno, in piena sinergia e comunione di intenti tra Università e Policlinico, a beneficio di tutti i medici in formazione specialistica che si stanno formando per essere sempre più dei “bravi medici” e  dei “buoni medici”.