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Laureati i primi double degree in "Food Processing: innovation and tradition"

15 dicembre 2022

Laureati i primi double degree in "Food Processing: innovation and tradition"

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Sono 27 i neodottori magistrali della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali della sede di Cremona dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che lunedì 12 dicembre hanno concluso il loro percorso di studi, 23 del corso di laurea magistrale in Agricultural and food economics e 4 laureati del corso magistrale in Food processing: innovation and tradition.

Un’occasione durante la quale si è celebrata anche un’importante “prima volta”: dei quattro laureati della magistrale internazionale in Food Processing, infatti, due, Alberto Peracchione e Hajji Moez, sono i primi ad aver ottenuto la doppia laurea, grazie alla partnership tra la Facoltà di Scienze agrarie della Cattolica e l’Isara di Lione.

«Quello che mi ha colpito subito della laurea magistrale in Food Processing e che mi ha convinto a iscrivermi, è stata l'impronta internazionale del corso e il prestigio dei professori che avrebbero tenuto i corsi. In particolare, la proposta del double degree, quindi di un'esperienza internazionale organizzata da entrambe le università, rappresentava un plus allettante per la mia crescita accademica e personale» spiega il neodottore Alberto Peracchione di Verona, che oggi lavora a Roma nell’ambito della sostenibilità. «In Francia - ha aggiunto - ho sperimentato un diverso approccio agli studi, con lezioni ed esami diversi da quelli italiani, con un minore impegno teorico e maggiormente rivolto alla collaborazione, attraverso i lavori di gruppo e il contatto con le aziende. La mia tesi è stata in linea con il percorso, con particolare accento sulle certificazioni nell'ambito della filiera bovina italiana». Al momento Alberto lavora presso il Dipartimento di qualità agroalimentare, un ente che segue certificazioni come DOP, Igp, Bio: «Seguo soprattutto certificazioni legate alla zootecnia ed alla sostenibilità delle certificazioni» e nel futuro spera «di lavorare ancora nell'ambito della sostenibilità, magari vivendo altre esperienze internazionali».

Grande soddisfazione anche per l’altro double degree Hajji Moez, nato a Susa, in Tunisia e laureato in ingegneria agroalimentare, che ha scelto di seguire la magistrale in "Food processing: innovation and tradition" in Cattolica a Cremona «perché ritengo che il segreto per le aziende del futuro risieda proprio in questo: innovazione e tradizione. L'attenzione alle materie prime, al territorio e all'ambiente è fondamentale nel nostro settore». «Ciò che ho più apprezzato di questo double degree è stato il giusto equilibrio tra conoscenze teoriche e pratica» prosegue il neodottore «l'Università Cattolica mi ha permesso di seguire alcuni corsi grazie ai quali ho potuto approfondire teoricamente materie di interesse e mi ha dato l'opportunità di svolgere dei seminari con delle aziende italiane rinomate, quali Ferrero o Barilla».

«Questa laurea è nata dallo stimolo delle industrie alimentari italiane che cercano laureati magistrali capaci di sovrintendere alle innovazioni tecnologiche necessarie per l’evoluzione dei prodotti e preparati ad avere uno sguardo globale sul mondo» sottolinea il coordinatore della laurea professor Lorenzo Morelli. Da qui la necessità di un corso in lingua inglese, utile peraltro «a rispondere alle esigenze degli studenti stranieri. Metà dei nostri studenti oggi arriva da tutto il mondo, da Honolulu all’India. È incredibile toccare con mano l’impatto che l’italian food ha ovunque. La sfida che abbiamo come facoltà, nella ricerca e nella formazione che proponiamo, è grande, ma siamo pronti ad affrontarla: occorre produrre più cibo con meno impatto sull’ambiente, garantendo a tutti l’accesso al cibo».

La spinta all’internazionalizzazione è da sempre una cifra distintiva della Facoltà di Scienze agrarie, che a Cremona vede da anni attivo anche il corso di laurea in Agricultural and Food Economics nell’ambito del quale, hanno conseguito ieri il Double Degree Caterina Caldarelli (1° anno Unicatt e 2° anno a Bonn) e Carloalberto Furia (1° anno Unicatt e 2* anno a Uppsala-Svezia).

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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