In occasione della presentazione del “X Rapporto sull’Obesità in Italia” curato dall’Irccs Auxologico, il professor Gianluca Castelnuovo, responsabile del Servizio e Laboratorio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso l’IRCCS Istituto Auxologico Italiano e Direttore della Scuola di Specializzazione di Psicologia Clinica presso l’Università Cattolica, ha ricordato che «la cura dell’obesità è prima di tutto la presa in carico di una persona che soffre di una condizione che impatta molteplici aspetti della sua vita, sia medico-organici (complicanze a vario livello, metabolico, ortopedico, pneumologico, neurologico, ecc.) che psicologici (immagine corporea, qualità della vita, comorbidità psicopatologiche) e sociali (disagio relazionale, difficoltà interpersonali negli ambiti della propria vita, percezione di stigma ed esclusione, ecc.)».
A fronte dei sei milioni di persone in Italia con obesità, per le quali è necessario un approccio medico e sociale, Castelnuovo ha ricordato che «pur riconoscendo alle terapie di ultima generazione (chirurgia bariatrica, diete chetogeniche, farmaci antagonisti del GLP-1) grandi avanzamenti nella cura, il successo nella lotta all’obesità si può avere solo con un adeguato percorso di sostegno psicologico, educativo e motivazionale individuale connesso ad un lavoro continuo sullo stile di vita e sulle proprie difficoltà psicologiche che, se non prese in carico, possono portare a ricadute e peggioramenti di un quadro, per sua natura cronico, ma tale da poter giungere a significativi benefici e miglioramenti fino ad una qualità di vita soddisfacente».
Castelnuovo ribadisce inoltre che «i pilastri della cura, come un intervento integrato sullo stile di vita, non siano cambiati nell’era dei nuovi farmaci e risulta importante affidarsi a centri non solo multidisciplinari ma anche interdisciplinari, dove viene dato valore al confronto fra specialisti diversi per la scelta personalizzata della migliore cura per la persona, con una sua peculiare storia di obesità».