Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, salutando e ringraziando il suo predecessore Dino Boffo, presente in aula e artefice della nascita della testata, ha sottolineato il successo dei Luoghi: «Quello che pensavamo insuperabile, continua ancora oggi a lievitare. Tutti i suoi lettori sono frutto non di una campagna promozionale ma dal suo potere attrattivo che, ormai, si può dire indipendente da Avvenire, tanto che adesso la rivista non sarà più abbinata al quotidiano ma camminerà, in modo indipendente, sulle proprie gambe. “La bellezza che salverà il mondo”, citazione spesso abusata di Dostoevskij, in realtà era una domanda non un’affermazione. I Luoghi sono uno spazio di riflessione e uno specchio dell’anima per trasformare il punto interrogativo in un esclamativo».
Preceduto dall’intervento dell’amministratore delegato di Ansa Stefano De Alessandri, partner dell’evento, la festa di compleanno dei Luoghi ha ricevuto un regalo speciale, il monologo di Giacomo Poretti “Una rondine nel cuore”, una meditazione lirico-comico dove tra una battuta tra le relazioni interpersonali e qualche ironica ma amara riflessione sul mondo tecnologico che ci avvolge, tra sorriso e l’altro, il popolare attore ha interrogato se stesso, ma soprattutto il pubblico, su cosa sia l’anima e, soprattutto, come suscitarla.
«Sono un po’ imbarazzato – ha detto prima di andare in scena – questo è un momento gravoso per i comici che ormai sono chiamati a tirare su le sorti delle nazioni. Un mio collega più sfortunato di me oggi è in prima linea…».