Poche persone si sono appese al collo una medaglia olimpica, ma chiunque ami lo sport ne ha almeno una nel cuore. Se parliamo di Olimpiadi invernali, è difficile avere la meglio sull’oro più pop, quello dell’esordio olimpico di Alberto Tomba a Calgary nel 1988. Quando Tomba conquistò prima la medaglia d’oro nel gigante, e poi "costrinse" la Rai a interrompere il Festival di Sanremo per trasmettere in diretta la seconda manche dello slalom speciale. C'è chi ricorderà l’agognato doppio oro del cannibale Ingo Stenmark, nelle stesse specialità, a Lake Placid 1980. O ancora l’oro di Stefania Belmondo nella 15 km a tecnica libera a Salt Lake City, nel 2002. Una medaglia vinta a 33 anni, dieci stagioni dopo il primo oro conquistato ad Albertville. E come dimenticare le imprese dell'eterna Arianna Fontana, l'atleta italiana più medagliata di sempre ai Giochi Olimpici invernali, impreziosite dalla doppia affermazione nei 500 metri, prima a Pyeonchang, nel 2018, e quattro anni dopo a Pechino.
È la magia dell’Olimpiade, il simbolo più autentico e più puro dello sport come veicolo di pace e di fratellanza. È la culla dello spirito olimpico che arde nella fiamma portata dai tedofori, gli ambasciatori dei valori olimpici che reiterano nei secoli quel rito millenario che celebra l’unione tra sport, cultura e territorio. Chi sa solo di sport non sa niente di sport, potremmo dire, parafrasando Josè Mourinho. Ce lo ha ricordato ancora una volta Daniele Bardelli, docente di Storia dello sport e delle istituzioni sportive, nel suo appassionato viaggio tra i millenni, dai primi Giochi Olimpici, che tradizionalmente si svolsero nel 776 a.C. a Olimpia, fino al difficile rapporto tra le Olimpiadi (antiche, ça va sans dire) e Sant’Ambrogio.
L’occasione è stata l'evento “Accendere il futuro, tra valori olimpici e carriere atletiche”, organizzato da Cattolicaper lo Sport e moderato dalla sua coordinatrice scientifica, Caterina Gozzoli, insieme alla presenza della Fiaccola Olimpica, grazie alla collaborazione avviata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore con Fondazione Milano Cortina 2026 nell’ambito del programma Education Gen26. Quest’ultimo è il progetto educativo ufficiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026 che ha lo scopo di creare una legacy formativa duratura, promuovendo l’eccellenza accademica e sportiva attraverso sinergie con le principali università italiane.