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MedTec, un Welcome Day verso il futuro

21 ottobre 2024

MedTec, un Welcome Day verso il futuro

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Un primo giorno all’Università molto speciale quello che hanno vissuto il 18 ottobre nel Campus di Roma le prime matricole del nuovo Corso di laurea in Medicina e chirurgia a indirizzo tecnologico (MedTec), attivato da quest’anno accademico dalla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica dell’Università Roma Tre, nel Welcome Day, la giornata di accoglienza dei nuovi studenti, con la partecipazione dei docenti dei due Atenei.

L’evento è stato aperto in aula dal Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Antonio Gasbarrini: «Benvenuti nel campus principale della Facoltà, un campus interdisciplinare, prestigioso e internazionale, dove vive e lavora chi ha scelto di curare le malattie, prendendosi insieme cura delle persone. Il corso di laurea che inauguriamo oggi – ha continuato – è diverso da tutti gli altri corsi in Italia: è totalmente sperimentale, caratterizzato da una costante collaborazione e interazione tra docenti e studenti e porta d’ingresso verso un nuovo mondo dove la tecnologia va gestita e resa strumento di studio, ricerca e cura: questo accadrà grazie alle grandi competenze ed esperienze dei nostri docenti medici e dei docenti del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica dell’Università Roma Tre».

I nuovi studenti sono stati accolti, dopo aver presieduto la celebrazione eucaristica che ha aperto la giornata, anche da S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica: «Padre Agostino Gemelli iniziò a lavorare in quelli che oggi sono i Chiostri dell’Università Cattolica nella Sede di Milano, allora un ospedale militare: fu proprio lì che si accorse di quali fossero le cose più alte e importanti della vita: scienza, competenza e compassione d’amore verso i malati, sull’esempio di Gesù – ha raccontato il Vescovo alle matricole attente e interessate alla storia e alle origini dell’Ateneo –. «Oggi, intraprendendo insieme questo nuovo cammino, sappiamo che senza di voi, primi studenti, una nuova “rivoluzione” non sarebbe possibile: la Medicina sta cambiando e, anche grazie a questo nuovo programma, il nostro Ateneo ha sapienza, competenze e possibilità per innovare ancora, legandosi proprio a quello sguardo in avanti con cui gli stessi Fondatori ci aprirono la strada».

Le lezioni iniziano oggi, 21 ottobre, e con esse la vita universitaria in un Campus bello, funzionale e accogliente, presentato dal Dottor Lorenzo Cecchi, Direttore della Sede di Roma dell’Ateneo: “Il Campus di Roma vi aiuterà a sviluppare e a vivere tutto ciò che stiamo ascoltando: qui davvero ogni studente viene ascoltato e seguito, grazie alla rete dei Collegi e delle strutture abitative, ricreative e sportive, ai numerosi luoghi di studio. Godete e usufruite di tutte le possibilità che offre il campus, ogni giorno e tutto l’anno – ha concluso – perché per sei anni questa sarà davvero la vostra casa”.

In un'epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della vita, la Medicina ha ormai la necessità di rimodularsi per affrontare le nuove sfide e gestire le trasformazioni: grazie ad un’alleanza visionaria tra Medicina e Ingegneria, com’è quella che fonda il nuovo Corso di laurea, il programma MedTec rappresenta un grande passo in avanti per formare una generazione di “medici innovatori” in grado di gestire e guidare l’innovazione e lo sviluppo del futuro.

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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Il Corso di laurea in Medicina e chirurgia a indirizzo tecnologico

«Oggi compiamo insieme, docenti e studenti, il primo passo in questo nuovo e innovativo programma formativo – ha detto il Professor Marco De Spirito, Presidente del Corso di laurea –. La tecnologia sta cambiando il mondo e i medici non possono certamente non imparare a utilizzarla e guidarla. Quello che state per iniziare sarà sicuramente un percorso impegnativo e complesso ed è per questo che abbiamo immaginato un metodo didattico innovativo incentrato su attività esperienziali dove i docenti, medici e Ingegneri, si alterneranno e collaboreranno per fornirvi una formazione integrata. Non si tratta di imparare due discipline separate, ma di scoprire come queste possano fondersi per creare nuovi strumenti e nuove soluzioni per la medicina del futuro. Imparerete a considerare non solo la cura del corpo, ma anche la dignità e il valore di ogni essere umano. Questa visione vi guiderà nel vostro lavoro quotidiano, aiutandovi a vedere oltre la malattia e a riconoscere nella persona che avete di fronte il vostro fratello sofferente».

L’acquisizione di conoscenze ingegneristiche migliora le competenze mediche tradizionali, portando a una pratica medica migliore e costantemente aggiornata, insieme a una gestione clinica più efficace. Gli studenti acquisiranno competenze in vari settori, tra cui intelligenza artificiale, biosegnali, omica, big data, ingegneria tissutale, biomateriali e bioprinting, nanotecnologie, elettronica, robotica biomedica e chirurgica, neurotecnologie, realtà virtuale e aumentata.

Di tutte queste nuove conoscenze ha parlato il Professor Salvatore Andrea Sciuto, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica dell’Università Roma Tre: «Voi siete i primi studenti ad aver scelto di iniziare insieme a noi questa avventura formativa, dando fiducia ad una scelta progettuale fortemente innovativa. Il Medico apprende da sempre competenze eccezionali, ma nel tempo Medici e Ingegneri hanno percorso strade parallele, ma separate: da oggi proviamo di nuovo a unire le due competenze per supportare la professione medica attraverso la consapevolezza di ciò che la Tecnologia può fare per curare il corpo umano».

Gli studenti del primo anno iniziano a frequentare, fra le altre, lezioni di Fisica, Analisi Matematica, Informatica, Biochimica e, insieme ad esse, anche di Teologia: «Coniugare insieme le discipline è uno dei tratti caratterizzanti del nostro Ateneo: anche nella Teologia, in questo Corso di laurea, integreremo la Medicina e l’Ingegneria – ha detto Don Alessandro Mantini, Docente di teologia, Ingegnere e Assistente pastorale nella sede di Roma – «Acquisirete una conoscenza transdisciplinare, allargando gli orizzonti della razionalità: la Scienza richiede un’apertura di mente ulteriore che non è solo orizzontale, ma verticale e profonda, per essere nel mondo di oggi e, soprattutto, di domani, Medici e persone nuove. Noi non dobbiamo stare dietro alla Tecnologia – ha concluso – perché le stiamo davanti: conoscendola, guidandola e rendendola strumento al servizio della salute delle persone e del bene comune».

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