L’obiettivo ambizioso di questa proposta formativa è quello di promuovere processi di cooperazione per lo sviluppo di una convivenza pacifica attraverso una lettura critica dei complessi processi connessi alla costruzione della giustizia e della verità, a livello micro e macrosociale.
La Summer School "Pace, Giustizia e Verità. La promozione di processi di cooperazione per lo sviluppo di una convivenza pacifica" si propone di promuovere e diffondere le conoscenze che gli studi e le ricerche più recenti hanno elaborato in differenti ambiti scientifici, in una prospettiva non dogmatica ma dialogica. «Risponde al proposito di fornire una preparazione fondamentale di carattere storico, giuridico, economico, filosofico, politico, pedagogico e psicologico che consenta ai partecipanti di operare, nei diversi ambiti del loro impegno, non soltanto secondo un anelito di pace, bensì attraverso la consapevolezza di come costruire, oggi, relazioni di pace, sul piano intersoggettivo e su quello globale - spiega Luciano Eusebi, direttore scientifico della proposta».
Non a caso, il corso è promosso, insieme al Centro di ricerca sullo sviluppo di comunità e la convivenza organizzativa (Cerisvico), dal Centro Studi Paolo VI “Mai più la guerra”, in collaborazione con il master in Giustizia riparativa, operanti presso l’Università Cattolica di Brescia, la città del papa che dedicò al tema della pace una parte fondamentale del suo insegnamento.
Papa Paolo VI (nella foto in alto nel celebre discorso alle Nazioni Unite del 1965) affermava che la “Pace non è pacifismo, non nasconde una concezione vile e pigra della vita, ma proclama i più alti ed universali valori della vita: la verità, la giustizia, la libertà, l'amore”. È pur vero che lo sviluppo di una convivenza pacifica richiede condizioni materiali e sociali eque, ma anche la determinazione e l’azione delle persone e dei gruppi sociali. Questo chiama in causa non solo la “buona volontà” di ciascuno, ma anche la conoscenza e la capacità di pensare in modo critico e libero.
Da più parti si sente l’urgenza di diffondere una comprensione critica - non "emotivamente suggestionata" - dei fattori e dei processi che concorrono a determinare esiti costruttivi o istruttivi della convivenza sociale. «I caratteri distintivi della proposta – spiega Giancarlo Tamanza, direttore scientifico della proposta con il prof. Eusebi - sono l'apertura ed il confronto interdisciplinare ed il rigore scientifico dei contributi che, nella pluralità dei punti di vista e delle prospettive adottate, concorrono a delineare in modo non riduttivo l'analisi dei fenomeni considerati».
Ecco perché la proposta formativa è allargata e si rivolge a studenti universitari e a quelli dell’ultimo anno delle Scuole Superiori, Dottorandi, specializzandi e iscritti a Master, Insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, Professionisti, operatori del Terzo Settore e volontari che operano nella gestione dei conflitti e nello sviluppo di comunità, Policy Makers e Funzionari delle Pubbliche amministrazioni, Operatori pastorali e di associazioni culturali e di promozione sociale.
Fra i docenti troviamo Bruno Bignami, Raul Caruso, Pierluigi Ferrari, Paolo Gheda, Agostino Giovagnoli, Ivo Lizzola, Roberto Mancini, Elena Marta, Mario Mauro, Marialuisa Menegatto, Camillo Regalia, Luciano Venturini, Adriano Zamperini. I partecipanti riceveranno un attestato ufficiale di frequenza da parte della Università Cattolica del Sacro Cuore.
Per le iscrizioni e informazioni:
mail: formazione-bs@unicatt.it
sito web: https://formazionecontinua.unicatt.it/