Paolo VI, Tovini e Barelli, nuovi compagni di viaggio nel campus di Mompiano

Tre figure significative che sono state molto vicine all’Università Cattolica e che ora accompagneranno la vita di studenti e docenti in questo nuovo campus di Mompiano. Tre reliquie collocate nell’altare della cappella, dopo il rito dell’unzione, per significare che siamo un popolo sacerdotale e che siamo accompagnati dalla loro “presenza fisica”. 

Quella di San Paolo VI, il papa bresciano che ha dedicato gli anni giovanili del suo ministero all’Università come assistente Fuci e poi come Arcivescovo di Milano. Tra i testi più belli che parlano della Cattolica – ricorda mons. Claudio Giuliodori – ci sono l’omelia per un anniversario di sacerdozio e poi per le esequie di padre Gemelli. Il suo riconoscimento dell’importanza del nostro Ateneo e il suo discernimento hanno accompagnato la vita della chiesa.

Una reliquia tratta dal corpo della beata Armida Barelli, fondatrice dell’Università Cattolica, beatificata lo scorso 30 aprile, anima spirituale e promotrice del sostegno economico dell’ateneo, ha fatto convergere in un’impresa educativa e collettiva tutti gli sforzi della sua vita.

E, inoltre, un frammento delle ossa del beato Giuseppe Tovini, laico bresciano che già alla fine dell’800 aveva preconizzato l’idea di un Ateneo dei Cattolici italiani, modello di una dottrina sociale della chiesa incarnata e operosa. 

Alla deposizione delle reliquie, sono seguite l’unzione con l’olio crismale abbondantemente profuso sulla mensa dal vescovo Claudio e la solenne incensazione. 

La nuova cappella denominata "La casa della sapienza", costruita sul progetto teologico-liturgico di mons. Claudio Giuliodori e da quello architettonico di Flavio Cassarino.

L'idea guida teologico-liturgica, che ha ispirato la realizzazione della nuova cappella, è quella di un luogo dove si è condotti dalla parola di Dio all'incontro con la Sapienza, che nella Bibbia è la personificazione di Dio e della sua opera. Il percorso si snoda su tre passaggi accompagnati dalle rappresentazioni artistiche del maestro Federico Severino.