NEWS | PHD Science

Più laureati Stem se si investe su una didattica delle scienze già dalla scuola primaria

28 aprile 2021

Più laureati Stem se si investe su una didattica delle scienze già dalla scuola primaria

Condividi su:

Viviamo in una società altamente tecnologica e interconnessa, in rapidissima evoluzione, in cui ci troviamo ad affrontare problemi sempre più complessi che richiedono competenze scientifiche di alto livello per essere affrontati e risolti. Una preparazione che avrà un ruolo strategico per il rilancio sociale, culturale ed economico di un Paese. Per questo motivo, in tutto il Pianeta si assiste ad una richiesta crescente di lavoratori nel campo delle cosiddette discipline Stem. Nello stesso tempo, tuttavia, le ultime indagini internazionali come PISA 2018 o TIMSS 2019 hanno rivelato la presenza di carenze significative nella cultura scientifica di base degli alunni e un calo di interesse e motivazione verso lo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche. Sempre meno studenti si affacciano ad una carriera universitaria che li prepari a professioni di tipo scientifico e questo, purtroppo, vale soprattutto per le ragazze. Tale fenomeno è considerato da tutti i Paesi europei, compresa l’Italia, come una tra le più urgenti problematiche da affrontare. 

Ne è convinta Elisa Appiani, laureata in Fisica presso il campus di Brescia dell’Università Cattolica e che da alcuni anni insegna nella scuola secondaria, conduce un laboratori al corso in Scienze della Formazione Primaria e ora è iscritta al primo anno del dottorato internazionale in Science per approfondire i diversi aspetti della didattica delle scienze.

Che fare allora? «Una delle possibilità è ripartire dalla scuola - spiega Elisa - occorre dare maggiore attenzione alla didattica scientifica partendo dall’educazione di base degli studenti e dalla formazione degli insegnanti. La ricerca in didattica suggerisce l’introduzione dell’educazione scientifica sin dalla primissima infanzia, poiché i bambini piccoli possiedono già una notevole capacità di astrazione e formalizzazione. I primi anni di vita, dall’infanzia sino alla scuola primaria, sono decisivi per creare quell’atteggiamento di curiosità e interesse verso il mondo naturale che risulteranno fondamentali per proseguire nello studio di discipline scientifiche. Dall’altra parte occorre investire nella formazione degli insegnanti poiché la maggior parte di coloro che sono in servizio presso la scuola dell’infanzia e primaria, non ha avuto una formazione sufficientemente approfondita e si sente generalmente inadeguata al compito educativo in campo scientifico».

«Nel mio lavoro di dottorato - spiega - vorrei cercare di fornire un contributo di riflessione sulla didattica delle scienze, in particolare nella scuola primaria, che possa favorire lo sviluppo di una cultura e di un pensiero scientifico significativo, esplorando le potenzialità di diversi tipi di risorse e di modalità di insegnamento e apprendimento, per aumentare la motivazione degli studenti, il piacere di apprendere, la valorizzazione degli insegnanti e tutto ciò che possa fornire quelle competenze cognitive necessarie ad affrontare le complesse sfide del mondo in cui viviamo».

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti