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Religioni e cibo: un dialogo millenario

28 febbraio 2023

Religioni e cibo: un dialogo millenario

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Il millenario rapporto tra religione e cibo, con tutte le valenze culturali che implica e le domande con cui interroga la società moderna, sono al centro del ciclo di conferenze "Le religioni a tavola" promosso dal Centro Pastorale della sede di Cremona dell'Università Cattolica presso il campus di Santa Monica, che si è aperto con l’intervento del Rav. David Elia Sciunnach, Rabbino Capo di Ancona e Parma, Assistente Rabbino Capo di Milano e Presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia, intervenuto su Cibi kasher, treif e pareve. L’ebraismo a tavola.

Un evento che ha visto una partecipazione eccezionale di pubblico, intervenuto numerosissimo nell’Aula Magna del campus; del resto, come ha sottolineato il professor Lorenzo Morelli, docente di microbiologia della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali della Cattolica, che ha aperto l’incontro «l’alimentazione è al centro della nostra vita, è legata al nostro essere più profondo. Oggi in tema di alimentazione siamo di fronte a sfide pazzesche, in primis quelle di fronte a cui ci pone il cambiamento climatico: la scienza e la ricerca stanno lavorando per trovare soluzioni alle sfide legate alla qualità del cibo e alla possibilità per tutti di accedervi»

Peraltro, nelle culture e nelle religioni il cibo occupa un’importante valenza simbolica, come ha ricordato. l’Assistente pastorale del campus, don Maurizio Compiani: «Non è casuale che in tutte le grandi religioni Dio sia celebrato come creatore, il Padre che nutre e dà vita, si prende cura dell’uomo e di tutte le creature».

Nella religione ebraica, il sangue è come la sede dell’anima e, visto che ciò che si mangia entra direttamente nel sangue, il mangiare cibi impuri rende impuri. La cucina kosher è così importante proprio perché, per gli ebrei osservanti, rappresenta una vera e propria “dieta per l’anima”, che va rigorosamente rispettata. «C’è una barzelletta che ci fa capire l’importanza del cibo per gli ebrei che dice: volevano distruggerci, non ci sono riusciti, mangiamo», sorride il Rav. David Elia Sciunnach nell’introdurre il suo intervento, sottolineando come in tutta la tradizione ebraica il tema del cibo sia fondamentale: «La scienza ha stabilito che ogni sette anni tutte le cellule del nostro corpo cambiano, e lo fanno anche attraverso il cibo. Siamo quello che mangiamo: se mangiamo bene, saremo in salute» da qui la regola ebraica che porta ad un’attenzione molto elevata al modo di cibarsi «perché dobbiamo consacrarci come depositari di un impegno che Dio ci ha dato, quello di distinguerci dagli altri esseri viventi, anche attraverso il cibo».

I prossimi tre appuntamenti (aperti a tutti e gratuiti) nel campus di Santa Monica sul tema si terranno secondo il seguente calendario:

Venerdì 3 marzo, ore 16,30, sarà invece il turno di Cibi Halal e Haram. L’islam a tavola. Interverranno il dott. ‘Abd Al-Sabur Turrini (imprenditore, Unione Islamica Italiana) insieme al professor Paolo Nicelli (padre del PIME, Professore di Studi Arabi ed Islamistica, presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano e di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore).

Giovedì 9 marzo, ore 16,30, il terzo incontro: Chi cucina per sé mangia peccato. L’hinduismo e il buddhismo a tavola. Terrà l’incontro il professor Paolo Magnone, orientalista e sodale dell’Accademia Ambrosiana, già professore di Lingua e Letteratura Sanscrita (Università Cattolica del Sacro Cuore) e docente di Introduzione all’Hinduismo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.

Infine si conclude giovedì 16 marzo, ore 16,30, con Io sono il pane. Il cristianesimo a tavola. Relatore il professor Antonio Giuseppe Maria Chizzoniti, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche e professore ordinario di Diritto canonico e diritto ecclesiastico presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore della collana di studi monografici "Religioni, diritto, cultura e società (Rubettino editore)". 
 

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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