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Ricerche di dottorato, un ponte fra la Cattolica e l’Africa

22 giugno 2023

Ricerche di dottorato, un ponte fra la Cattolica e l’Africa

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Arrivano dal Mali, dall’Etiopia, dall’Uganda, dal Mozambico e da altri Paesi. Arrivano dal continente del futuro, come è stata ribattezzata da tempo l’Africa. Otto ricercatori di università africane sono stati a Piacenza nell’ambito del progetto “De Africa”, finanziato con i fondi messi a disposizione dal Servizio della Cei per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo.

Samake Albekaye (Institut Supérieur de Technologies, Bamako - Mali), Chala Hussen (Ambo University, Ambo - Ethiopia), Matthew Kuule (Uganda Martyrs University, Nkozi - Uganda) Hajee Novele (University of Saint Thomas of Mozambique, Maputo - Mozambique) e Lucy Aciro (University of the Sacred Heart, Gulu - Uganda) sono alcuni degli iscritti al dottorato Agrisystem che hanno di recente presentato in Cattolica la loro ricerca, alla quale lavoreranno nei prossimi anni. Si tratta di una sorta di ponte accademico fra l’ateneo piacentino e cremonese e il continente africano.

Ad esempio, Chala Hailu Hussen è giunto all’ombra del Gotico partendo dalla Ambo University, in Etiopia. Il ricercatore ha illustrato come l’agricoltura nel suo Paese sia basata su una rete di piccole aziende, che per lo più producono cereali, il principale elemento nella dieta della popolazione etiope. Grano, orzo, mais, sorgo e miglio sono infatti i cereali maggiormente coltivati. Hussen ha anche chiarito come le azioni del governo etiope siano improntate a sviluppare il mercato e le infrastrutture, promuovendo la meccanizzazione e formando il management, con il focus centrato sulla sostenibilità. Matthew Kuule è invece docente all’Uganda Martyrs University e la sua ricerca ha l’ambizione di far dialogare la cultura tradizionale delle piccole aziende del territorio con quella scientifica. Anche per questa ragione uno degli obiettivi della sua tesi di dottorato sarà di capire se la cultura e le credenze tradizionali producono azioni che favoriscono l’adattamento ai cambiamenti climatici oppure agiscano in senso contrario.

Come si evince in modo chiaro dai due esempi, ma è una costante nelle ricerche anche degli altri partecipanti al progetto, è il concetto di sostenibilità il tema centrale. «Soprattutto lo è per l’Africa - sottolinea Paolo Ajmone Marsan, coordinatore della Scuola di dottorato Agrisystem - il prossimo miliardo di persone sulla terra sarà africano e proprio quello sarà il continente più influenzato dai cambiamenti climatici, con il rischio di essere soggetti a crisi alimentari e, conseguentemente, sociali. Dato che ciascun fenomeno va letto su scala globale, dobbiamo fare nostri i problemi del continente».

Un articolo di

Redazione

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