Un viaggio, con il corpo e con la mente, nel Liberty bresciano. Un percorso che vuole, prima di tutto, far riemergere alcune bellezze di città e provincia, famose solo “per nome”, ma mai approfondite nella loro storia artistica. Un progetto teatrale e multimediale – dal titolo “Come fiori nel cemento” – proposto, martedì 21 giugno per ben quattro volte al Mo.Ca dagli studenti del terzo anno del Dams che hanno frequentato il corso in Regia audiovisiva live e multimedia con Ermanno Nardi. Nulla, però, sarebbe stato possibile senza la collaborazione di Enrico Ranzanici, docente di Regia audiovisiva.
A guidare il pubblico fra le bellezze dello stilo liberty c’era Mister Liberty. Prima con “Radio Liberty”, la storia di una elettricista che arriva in una villa misteriosa, quella di Villa Mazzotti, a Chiari, per riparare un vecchio proiettore, ma finirà lei stessa per essere proiettata in un mondo passato, di guerra ingiustificata.
Location e industria sono il filo conduttore per il passaggio a “Fiori di ferro”: i movimenti seriali tipici della catena di montaggio lasciano pian piano il posto alla danza, trasformando le due operaie in ballerine.
È sempre Mister Liberty ad accompagnare il pubblico dagli ingegneri Egidio Dabbeni e Arnaldo Trebeschi, cultori d’arte che portò il Liberty a Brescia, decorando diversi palazzi signorili. Sono Mattia e Samuele ad interpretare due piloti che stanno per intraprendere il fiore all’occhiello dei motori bresciani: la Mille Miglia.