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Teatro e multimedialità per svelare il Liberty bresciano

30 giugno 2022

Teatro e multimedialità per svelare il Liberty bresciano

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Un viaggio, con il corpo e con la mente, nel Liberty bresciano. Un percorso che vuole, prima di tutto, far riemergere alcune bellezze di città e provincia, famose solo “per nome”, ma mai approfondite nella loro storia artistica. Un progetto teatrale e multimediale – dal titolo “Come fiori nel cemento” – proposto, martedì 21 giugno per ben quattro volte al Mo.Ca dagli studenti del terzo anno del Dams che hanno frequentato il corso in Regia audiovisiva live e multimedia con Ermanno Nardi. Nulla, però, sarebbe stato possibile senza la collaborazione di Enrico Ranzanici, docente di Regia audiovisiva. 

A guidare il pubblico fra le bellezze dello stilo liberty c’era Mister Liberty. Prima con “Radio Liberty”, la storia di una elettricista che arriva in una villa misteriosa, quella di Villa Mazzotti, a Chiari, per riparare un vecchio proiettore, ma finirà lei stessa per essere proiettata in un mondo passato, di guerra ingiustificata. 

Location e industria sono il filo conduttore per il passaggio a “Fiori di ferro”: i movimenti seriali tipici della catena di montaggio lasciano pian piano il posto alla danza, trasformando le due operaie in ballerine. 

È sempre Mister Liberty ad accompagnare il pubblico dagli ingegneri Egidio Dabbeni e Arnaldo Trebeschi, cultori d’arte che portò il Liberty a Brescia, decorando diversi palazzi signorili. Sono Mattia  e Samuele ad interpretare due piloti che stanno per intraprendere il fiore all’occhiello dei motori bresciani: la Mille Miglia. 


Sfrecciati via i due piloti, il pubblico prosegue verso la Città Eterna: manualità, arte pratica e industria, simboleggiati dai gesti ripetuti di Emanuele, si uniscono in concerto alla voce di Sara e alla danza floreale di Annalisa. Un connubio perfetto, dove è lì che nasce il Liberty.

Ad attendere il pubblico per il penultimo atto di “Come fiori nel cemento” altre due videoproiezioni. In una fabbrica abbandonata, una donna si risveglia da un sonno profondo: i suoi movimenti emanano scie luminose – ecco spiegato il titolo “Passi di luce”  – decorando le pareti in stile Liberty. Il richiamo all’Esposizione universale tenutasi al Castello di Brescia nel 1904  conclude la rassegna: “Terpsichore”  descrive, sullo sfondo Liberty del Teatro Sociale di Brescia, la danza eterea di una ballerina. 

Mister Liberty, congedandosi, ha invitato il pubblico alla visita di “Scatti di Liberty”, la mostra fotografica frutto del lavoro degli studenti del secondo e terzo anno del Dams,

Soddisfatto il pubblico presente che attraverso la mostra e l’evento ha scoperto il Liberty “posti conosciuti da sempre, che oggi guarderò con uno sguardo diverso – commenta uno dei presenti.  È stato un evento interessantissimo e molto emozionante: rievocare il passato per riviverlo nel presente, guardare alla tecnologia di ieri per confrontarla con quella di oggi”. 

Un articolo di

Elisa Garatti

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