La terza proclamazione dottorale ha sempre un’emozione nuova: il “deja vu” non si adatta a questi momenti. E può ben dirlo Luciana Casarola che ha discusso la terza tesi di laurea conseguendo il titolo di dottore in Filologia moderna, sotto la guida del professor Marco Corradini.
Una lunga storia la sua: si era iscritta in Cattolica presso la Facoltà di Magistero nel 1973, perché la sua passione era l’insegnamento. Vicende personali, unite al fatto che già lavorava come maestra elementare, poi utilizzata come segretaria amministrativa, ritardarono di molto il conseguimento della prima laurea. Riesce, infatti, a coronare il suo sogno nel 2001 discutendo la tesi sotto la guida del professor don Norberto Galli, indimendicato pedagogista dell’Università Cattolica.
Ormai il ghiaccio è rotto e nel 2014 Luciana consegue la laurea in Lettere moderne (che è sempre stata il suo sogno) discutendo la tesi con il professor Giuseppe Langella.
E il 30 settembre 2021 la terza laurea in Filologia moderna chiudendo un rapporto con l’Università Cattolica durato – tra alterne vicende – 48 anni.
Un periodo lungo di vita e di attività accademica: «Per me sono stati anni bellissimi, lo studio è stato un’ancora di salvezza, mi ha consentito di superare momenti difficili della mia vita personale e professionale», racconta Luciana.
Anche il rapporto con gli studenti, più giovani di lei, è stato positivo e dura nel tempo: «Mi hanno sempre aiutato, mi passavano gli appunti, ora mi invitano al loro matrimonio».
La tensione della terza discussione di laurea è evidente, non ci si fa l’abitudine. A incoraggiare e sostenere Luciana sono presenti due docenti dell’Università a cui è molto legata: Giovanna Salvioni e Arturo Cattaneo. Luciana ha mantenuto un rapporto costante nel tempo anche con altri docenti che le sono stati maestri e guide nel suo percorso di studi, tra i quali cita Luigi Carena, Giuseppe Frasso, Enrico Elli.
Il futuro di Luciana prevede una quarta laurea? Al momento no, «perché - spiega - abito in un paese del piacentino e ogni volta devo fare 230 km tra andata e ritorno per giungere a Milano in Cattolica, non mi sento più di farlo».
Ma Luciana non abbandonerà gli studi: si sta già attrezzando da autodidatta per lo studio dell’inglese.
Del resto la passione per l’Inghilterra è forse collegata con un suo “vezzo”: Luciana “colleziona” gli scritti della Regina Elisabetta d’Inghilterra che le provengono dalla Casa Reale. Infatti, a Natale e il 21 aprile in occasione del compleanno, invia gli auguri alla sovrana inglese, accompagnandoli con piccoli doni. E ogni volta la Regina risponde. Luciana è orgogliosa di questa attenzione ricambiata dall’illustre personaggio. E ora colloca questi biglietti in pergamena con lo stemma reale in cornici d’argento nel suo studiolo dominato dalla poltrona in vimini dove da 48 anni studia, legge, sottolinea i testi, e che la vedrà ancora studentessa autodidatta.
Perché, nonostante tre lauree, Luciana si sente sempre studentessa: «lo studio mi ha permesso e mi permette di coltivare rapporti interpersonali e di essere utile ai miei compaesani ai quali desidero continuare a fare del bene aiutandoli come posso nel sostenere i loro studi scolastici».