La qualità di un Ateneo migliora se chiunque ne faccia parte, a vario titolo, comprende prima di tutto che cosa si intenda per “qualità” di un’istituzione universitaria e, dettaglio non secondario, sa anche come misurarla sulla base di procedure, criteri, standard condivisi. Naturalmente è fondamentale che questa conoscenza sia diffusa soprattutto nella comunità studentesca. È stata proprio questa convinzione a spingere il Presidio per l’Assicurazione della Qualità dell’Università Cattolica, a realizzare un corso online.
Rivolto ai e alle rappresentanti degli studenti e delle studentesse, FormAQ si compone di videolezioni per una durata complessiva di circa un'ora.
In linea con lo spirito partecipativo dell’iniziativa, il corso online è stato co-progettato insieme alle studentesse e agli studenti. Sono loro a prestare volto e voce alle videolezioni, spiegando, in prima persona, i principi e gli strumenti che sono alla base dei processi di miglioramento continuo dell’offerta formativa, della ricerca e delle attività di terza missione.
La proposta formativa, disponibile sulla piattaforma digitale BlackBoard agli studenti e alle studentesse che siedono negli Organi centrali, nei Consigli di Facoltà, nella Commissione Paritetica Docenti Studenti e nei Gruppi di riesame, dà anche diritto a una certificazione digitale delle competenze acquisite: al termine della fruizione di ognuno dei tre moduli in cui sono suddivisi i contenuti, superato un test finale, viene rilasciato un certificato in formato Open Badge.
«Il nostro obiettivo è creare una comunità accademica più consapevole e partecipe, in cui gli studenti e le studentesse non siano semplici destinatari delle politiche universitarie, ma attori protagonisti nel processo di miglioramento continuo - spiega il professore Andrea Gaggioli, promotore del progetto e coordinatore del Gruppo Attività Formative del Presidio della Qualità di Ateneo -. Per questo è importante fornire a chi tra loro è coinvolto nei processi di AQ tutti gli strumenti e le competenze necessarie a svolgere al meglio il proprio ruolo».
«La prima difficoltà che ho incontrato quando mi sono occupato dei processi di AQ sono stati i tecnicismi - spiega Lorenzo Boati che da circa un anno siede, come rappresentante degli studenti e delle studentesse, all’interno del Presidio di Qualità e che è stato coinvolto nella produzione delle pillole video-. Mi auguro che il corso possa aiutare, come ha già fatto con me, anche altri a superare quella difficoltà, perché padroneggiare quei meccanismi, comprendere il linguaggio con cui sono descritte le procedure e gli atti, consente di incidere davvero sulla realtà universitaria, rendendola sempre migliore a vantaggio di tutti e tutte».