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Automotive vs Mobility. Il futuro? Un ecosistema di servizi personalizzati

14 novembre 2025

Automotive vs Mobility. Il futuro? Un ecosistema di servizi personalizzati

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Non solo auto, ma un sistema integrato di servizi personalizzati, costruiti intorno alle esigenze di ciascun utente. È questa la direzione verso cui si muove il settore della mobilità, spinto dall’innovazione tecnologica, dalla transizione energetica e da nuovi modelli di consumo. E se in paesi come Cina e Stati Uniti la crescita del comparto sta accelerando, in Europa il cambiamento procede più lentamente, richiedendo nuove competenze e una visione aggiornata per restare competitivi.

È da qui che ha preso avvio la giornata dedicata al mondo Automotive & Mobility, edizione 0 del format “MyVertical. Studiare, Incontrare, Crescere” della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ideato dai professori Franca Cantoni, Francesco Timpano ed Elena Zuffada  e sviluppata con il prezioso contributo del manager Fabrizio Campione, che da anni collabora anche con il progetto MyMentor.

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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MyVertical, spiega Franca Cantoni, «è un approccio sistemico, che nasce per offrire ai nostri studenti della Laurea magistrale in Gestione d’Azienda un’esperienza immersiva nei comparti che muovono l’economia, aiutandoli a comprenderne la complessità e le interconnessioni». Ogni edizione di MyVertical – due appuntamenti all’anno – sarà dedicata a un diverso ambito produttivo.

«Con MyVertical - sottolinea Timpano - vogliamo rafforzare il legame tra didattica, impresa e innovazione, creando uno spazio in cui gli studenti possano dialogare con i protagonisti dei settori e proporre idee concrete attraverso project work e lavori di gruppo».

Format al via con il comparto Automotive & Mobility, al centro di una profonda trasformazione tra digitalizzazione, sostenibilità e nuovi modelli di business.

La giornata si è aperta con la lectio introduttiva di Enrico Giovannini, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e oggi direttore scientifico dell’ASviS, Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Giovannini ha sottolineato come la transizione verso una mobilità sostenibile non sia più una prospettiva ma un processo in corso: «Quando ero ministro si discuteva se il futuro sarebbe stato elettrico o a idrogeno. Oggi è evidente che l’elettrico ha prevalso. Il vero nodo è capire come tutelare, allo stesso tempo, ambiente, industria e occupazione. Ciò che non possiamo permetterci» ha concluso «è compiere scelte di retroguardia mentre il mondo corre».  

Considerazioni confermata dai dati snocciolati dai rappresentanti di Roland Berger, Dekra, Mawdy, Aniasa, Unrae e altre aziende del settore, che in un dialogo serrato con studenti e docenti, hanno delineato le caratteristiche di un comparto che vede come strada obbligata la spinta all’innovazione: «Ci troviamo di fronte a una sfida epocale» è stato ribadito: «l’automotive attraversa una fase complessa, ma allargando lo sguardo a un sistema più ampio emergono molte opportunità. Oggi non si parla più solo di automotive, ma di mobility: cambiano i confini, cambia la prospettiva».

E se la produzione e la vendita di auto tradizionali mostrano un rallentamento, il valore complessivo della mobilità è in forte crescita: un mercato fatto di servizi e prodotti integrati, sempre più personalizzati e costruiti su misura per le esigenze del cliente.Nel cuore della motor valley che vede raggruppate in 80 km le eccellenze della velocità sportiva italiana nel mondo, non potevano mancare le voci di Maserati e Dallara, ma anche quella di Lepas Italia, del gruppo cinese Chery.

 

La giornata, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Stage e Placement dell’Ateneo, si è chiusa con un momento di confronto e networking dedicato agli studenti. «L’incontro di oggi ha evidenziato quanto sia centrale il management dei servizi in un settore in costante trasformazione come quello dell’automotive» ha osservato la professoressa Elena Zuffada: «MyVertical ha offerto agli studenti della magistrale un’occasione concreta per orientare e arricchire il proprio percorso di crescita personale e professionale, non solo “studiando” un settore, ma imparando a viverlo dall’esperienza dei suoi protagonisti». 

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