Uno spazio nuovo, dove ogni confine diventa possibilità. Un nuovo orizzonte dell’arte che prende forma. Colombo’s Metaverse, il progetto nato dalla collaborazione tra Archivio Gianni Colombo, Studio Volpi, AnotheReality e Università Cattolica del Sacro Cuore, reinventa l’universo creativo dell’artista in chiave digitale e immersiva. Oltre la realtà, dentro l’opera.
L’originalità del progetto risiede nell’approccio metodologico integrato, che unisce in modo assolutamente inedito la dimensione artistica, quella tecnologia immersiva e la ricerca scientifica. Colombo’s Metaverse rappresenta quindi un punto d’incontro tra discipline diverse che dialogano per creare un nuovo linguaggio esperienziale, superando la tradizionale fruizione dell’arte per proporre una modalità partecipativa in cui lo spettatore diventa protagonista.
Guidato da Studio Volpi, con lo sviluppo tecnico di AnotheReality, Colombo’s Metaverse è stato realizzato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano (PNRR) attraverso la sovvenzione Innovacultura, inserendosi pienamente nella strategia nazionale di digitalizzazione e innovazione del patrimonio culturale. L’iniziativa è stata realizzata con il contributo del Programma FESR, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia, grazie al concorso di risorse dell’Unione Europea, dello Stato italiano e della Regione Lombardia.
Oltre al contributo curatoriale e tecnico, il progetto si avvale della collaborazione di psicologi e neuroscienziati del Centro studi e ricerche di Psicologia della comunicazione dell’Università Cattolica (PsiCom), che hanno condotto una rigorosa analisi comparativa sull’impatto dell’esperienza artistica nelle diverse modalità di fruizione. «Colombo’s Metaverse è per noi l’esempio concreto di come scienza, arte e tecnologia possano convergere per arricchire l’esperienza umana. L’integrazione tra neuroscienze, psicologia e pratiche artistiche non è per noi una novità, ma un metodo che perseguiamo da tempo: un approccio interdisciplinare che permette di cogliere la complessità dell’esperienza umana», hanno affermato Andrea Gaggioli e Marta Pizzolante, direttore e ricercatrice del Centro Studi e Ricerche di Psicologia della Comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Grazie a questa sinergia, abbiamo potuto analizzare in profondità le reazioni emotive e percettive degli utenti, dimostrando come la tecnologia immersiva non solo preservi la memoria culturale, ma la renda più viva, intensa e memorabile. In questo progetto, l’arte non è solo osservata: è vissuta».
L’esperienza Colombo’s Metaverse al seguente link
Pioniere della spazialità e dell’interazione, Gianni Colombo ha esplorato il movimento come simbolo di cambiamento. Oggi, grazie alla tecnologia, le sue opere rivivono in un ambiente virtuale che supera ogni barriera fisica e temporale. Colombo’s Metaverse, infatti, non è una semplice digitalizzazione, ma una vera esperienza immersiva in grado di ricostruire sapientemente opere iconiche come Spazio Elastico, Campo Praticabile, Spazio Curvo, Bariestesia. Dando vita a progetti oggi esistenti solo come schizzi o fotografie, e permettendo un’esplorazione accessibile a tutti abbattendo barriere architettoniche e sensoriali. Ecco perché Manuela Ferrante, Branding Director di Studio Volpi, l’ha definito «un’opportunità per trasformare l’innovazione in uno strumento di memoria attiva». Infatti, continua, «riportare le opere di Gianni Colombo in un ambiente immersivo ha significato restituirne presenza, movimento, relazione. Non si è trattato solo di digitalizzare, ma di ripensare l’esperienza artistica in chiave contemporanea, senza tradirne l’anima. Il nostro approccio ha unito visione strategica e progettazione, per rendere l’arte accessibile, coinvolgente e viva». Di questo è convinto anche Lorenzo Cappannari, CEO di AnotheReality secondo cui Colombo’s Metaverse è un progetto per dimostrare quanto le tecnologie immersive possano trasformare radicalmente il modo in cui viviamo e comprendiamo l’arte. «Non si tratta soltanto di rendere accessibili le opere di Gianni Colombo, ma di ricreare l’esperienza percettiva e spaziale che le caratterizza, superando i limiti del tempo, dello spazio e della fisicità. Grazie alla realtà virtuale, oggi è possibile camminare all’interno di Spazio Elastico o interagire con Campo Praticabile, vivendo l’arte in prima persona, in un dialogo profondo tra corpo e ambiente. Un nuovo paradigma, dove tecnologia e cultura si fondono per generare esperienze inedite, indelebili e al tempo stesso accessibili».