È stata un successo di pubblico e di interesse la seconda edizione della Settimana della Scienza, che dal 21 al 27 ottobre 2025 ha portato nelle due sedi via Trieste e Via della Garzetta eventi, conferenze, incontri e spettacoli con la sfida – vinta – di riuscire a spiegare a un vasto pubblico un argomento tecnico quale quello della crittografia.
Protagonista indiscussa è stata la Macchina Enigma di cui, dopo l’incontro “La matematica della macchina Enigma” dei proff. Maurizio Paolini e Marco A. Pellegrini è stato mostrato il funzionamento in diretta.
Prodotta negli anni Quaranta (oggi si stima ne siano rimaste un centinaio al mondo), fu utilizzata sulla Linea Gotica durante la Seconda Guerra mondiale dai tedeschi e dai giapponesi per trasmettere messaggi cifrati dal fronte bellico e criptare le comunicazioni radio.
La storia di Enigma è legata a doppio filo a quella di Alan Turing, considerato il padre dell'informatica e dell’antenato degli odierni computer, che con la sua macchina denominata Bomba, decifrò i codici alla base di Enigma, giocando così un ruolo fondamentale nelle strategie e nella vittoria degli Alleati contro la Germania.
Impresa non facile perché, come spiegato dal professor Pellegrini nell'affollata aula del campus di via Garzetta, le combinazioni possibili sono un numero riassumibile nell'operazione "3 per 10 elevato a 114". «Considerando che l'età dell'Universo sarebbe di 3 per 10 elevato a 22 secondi, vuol dire che non basterebbe tutto il tempo dal Big Bang a oggi per elencare le combinazioni».