«Partecipate, perché farà molto bene più a voi stessi che agli altri». Giovanni Bandera, che insieme ad altre sei persone dello staff tecnico amministrativo dell’Università Cattolica lo scorso anno ha aderito al Charity Work Program, non ha dubbi. Il programma di volontariato promosso dal Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale-CeSi, ora aperto anche ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Ateneo, (consulta il Bando 2025), è un’esperienza da fare.
Insieme a Giulia Garofalo - che già da studentessa sognava il volontariato internazionale - ha trascorso tre settimane in Brasile, a Canavieiras, all'asilo Giardino degli Angeli, un luogo dove i bambini provenienti dalle favelas hanno la possibilità di studiare e crescere in un ambiente sereno, sicuro e familiare.
«Sono partito – racconta – con la voglia di mettermi a disposizione delle persone più bisognose, avevo poi la curiosità di vedere come avrei reagito a una realtà e a uno stile di vita che non mi appartenevano». Così anche Giulia: «l'unica aspettativa era di dedicarmi ai bambini, di dare il mio contributo nella loro esperienza scolastica e di aiutarli nell'apprendimento dell'inglese».
Giulia, che ha competenze linguistiche ed esperienza nell’insegnamento, ha collaborato alle lezioni di inglese e affiancato i ragazzi e le ragazze del doposcuola nello svolgimento di compiti e nel ripasso di varie materie scolastiche, laboratori creativi e giochi. Insieme a Giovanni ha svolto anche piccoli lavori domestici: pulizia della sala mensa e dei locali della scuola, attività di giardinaggio e di manutenzione. «Eravamo coinvolti ogni giorno anche nel momento del pranzo – raccontano – aiutando nella distribuzione dei pasti e nel riordino del refettorio».