«Di segni di speranza hanno bisogno anche coloro che in sé stessi la rappresentano: i giovani. Essi, purtroppo, vedono spesso crollare i loro sogni. Non possiamo deluderli: sul loro entusiasmo si fonda l’avvenire. […] Vicinanza ai giovani, gioia e speranza della Chiesa e del mondo!», ha scritto Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo 2025 Spes non confundit (n. 12).
Il messaggio della Rettrice Elena Beccalli e del Presidente dell'Istituto Toniolo Mons. Mario Delpini per la 101ª Giornata per l’Università Cattolica
Quei giovani domenica 4 maggio erano insieme, accanto agli educatori che ogni giorno, con l’attività accademica e pastorale, si prendono cura delle generazioni che si preparano ad assumere responsabilità per il futuro. Alle università, e all’Università Cattolica in particolare, il compito di continuare a guidarli e ispirarli con uno sguardo sempre nuovo: quello della Speranza. Che non delude, soprattutto quando unisce e vivifica le comunità: "C’è bisogno in Italia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore” – scrivono la Rettrice Elena Beccalli e il Presidente dell’Istituto Toniolo Mons. Mario Delpini nel messaggio indirizzato a tutta la comunità universitaria alla vigilia della Giornata – “In questo bisogno di speranza il nostro Ateneo vuole offrire una risposta volonterosa e fiduciosa alla promessa iscritta da Dio nel sapere, nelle relazioni, nella trasmissione dei valori e del pensiero”.
“Il sapere vive di speranza – continuano - perché nella ricerca, nell’affrontare le questioni essenziali della vita e della società è iscritta una promessa di verità, di libertà, di bene. Non possiamo limitarci a rispondere ai problemi di ieri, ma dobbiamo avere il coraggio di formulare nuove domande, di aprire strade inesplorate e di sfidare i paradigmi dominanti con uno sguardo originale e autentico. Il pensiero, la ricerca, il sapere che sono la missione dell’Università Cattolica sono lieti e audaci, perché sono attratti dalla promessa di una luce, di una verità buona”.