«State per rispondere a una vocazione che risale a Ippocrate, autore del Giuramento che fra poco reciterete: indosserete il camice bianco non solo come abito, ma come simbolo della fiducia che pazienti, famiglie e la società riporranno in voi, da oggi in poi. Ricordate che state entrando in una discendenza: la Medicina non viene mai costruita da una sola generazione. Essa viene tramandata, preservata, ampliata e condivisa: è un patrimonio che voi ereditate e avete il dovere di trasmetterla a chi verrà dopo di voi». Con queste parole il dr. Christos Christou, International President di “Medecins Sans Frontieres” – MSF, ha salutato le studentesse e gli studenti del quarto anno del Corso di laurea in Medicine and Surgery della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica nel suo Keynote Address alla White Coat ceremony che si è tenuta il 9 ottobre nell’Auditorium del campus di Roma dell’Ateneo.
La cerimonia – che rappresenta in Italia un rito di passaggio tra la fine del terzo e l'inizio del quarto anno di corso con il quale, attraverso la vestizione del camice bianco, i futuri medici entrano nella fase degli studi clinici – si è aperta con i saluti istituzionali del professor Alessandro Sgambato, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica: «Questa cerimonia sottolinea l'importanza per gli studenti di Medicina di impegnarsi a rispettare i valori che devono caratterizzare la loro attività professionale, fin dall'inizio della loro presenza nei reparti ospedalieri: il camice bianco è simbolo dell'impegno ad apprendere come curare al meglio chi ha bisogno di aiuto, a contribuire al mantenimento della salute dei pazienti e a condividere le conoscenze professionali con i colleghi. Nella Facoltà di Medicina dell'Università Cattolica uniamo l'eccellenza nell'assistenza sanitaria e nel servizio clinico con il prendersi cura dei pazienti con compassione e umanità: lasciate che questi valori guidino sempre la vostra vita e la vostra professione e sono certo che raggiungerete un grande successo come professionisti e come persone».
Di carità e empatia le parole rivolte agli studenti da don Alessandro Mantini, docente di Teologia e assistente pastorale nel campus di Roma: «Questa giornata segna un profondo cambiamento nel vostro percorso educativo: state per assumere per la prima volta la responsabilità del servizio. Ricordate sempre che davanti a voi ci saranno persone che, non per loro scelta, indosseranno un pigiama: si esporranno a voi in tutta la loro fragilità e faranno affidamento sulla vostra professionalità e carità. Ci sono camici bianchi perché ci sono pigiami per servire. Il camice simboleggia quindi il cuore della vostra missione, il vostro servizio e la vostra cura per gli altri».